In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

‘Ndrangheta, arrestato il boss latitante Domenico Crea

Cronaca

L’uomo, 37 anni, era ricercato dal 2015 ed è stato condannato in via definitiva a 21 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. La polizia lo ha individuato in una villetta di Santa Domenica di Ricadi (Vibo Valentia)

Condividi:

È stato arrestato il boss della ‘ndrangheta, latitante dal 2015, Domenico Crea. L’uomo, 37 anni, è originario di Cinquefrondi (Reggio Calabria) ed è a capo della cosca di Rizziconi e zone limitrofe, collegata e imparentata con la potente famiglia Alvaro di Sinopoli. Crea era ricercato dal 2015 quando il Tribunale di Palmi lo aveva condannato in primo grado a 15 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Successivamente Crea è stato colpito da numerosi provvedimenti per associazione mafiosa ed estorsione ed è stato condannato in via definitiva a 21 anni di reclusione.

Le indagini e l’arresto

Crea, il cui nome era inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi, è stato arrestato da personale della Squadra mobile di Reggio Calabria, supportato da personale del Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e della Squadra mobile di Vibo Valentia. L'uomo è stato arrestato a Santa Domenica di Ricadi (Vibo Valentia). L'indagine per la sua cattura è stata avviata dalla Squadra mobile oltre 3 anni fa, con la collaborazione dello Sco e sotto la direzione della Dda reggina ed è stata intensificata dopo la cattura del fratello di Domenico, Giuseppe, avvenuta ad opera della "Mobile" il 29 gennaio 2016. Dopo quell'arresto, secondo gli investigatori, Domenico Crea era diventato il capo indiscusso della cosca di Rizziconi. La sera dell'1 agosto, gli investigatori hanno avuto la certezza della presenza del latitante in una villetta a Santa Domenica dove l’uomo è poi stato arrestato il mattino successivo. Crea era in compagnia della moglie e delle due figlie minori ed è stato trovato in possesso di 5.000 euro in contanti. Al vaglio degli inquirenti la posizione di due coniugi proprietari dell'immobile messo a disposizione della famiglia del latitante.

Salvini: “La giornata comincia molto bene”

"Polizia e Carabinieri alla grande contro la 'ndrangheta, arrestato l'ultimo latitante importante rimasto in Calabria e altri sette criminali per estorsioni tramite incendi, minacce e violenza: la giornata comincia molto bene", ha scritto su Facebook il ministro dell'Interno Matteo Salvini.