L’amministrazione sarda ha approvato la delibera che porterà all’intitolazione di tutte le vie dell'area industriale a donne “pioniere”. Tra loro, Margherita Hack e Eva Mameli Calvino
Si andrà da via Margherita Hack a piazza Eva Mameli Calvino, passando per strada Maria Lai. A Guspini, comune della provincia del Sud Sardegna, la zona industriale avrà infatti una toponomastica tutta al femminile. Lo ha deciso la giunta comunale con la prima delibera di questo genere in Italia. Saranno tutte vie dedicate alle donne che hanno aperto, metaforicamente, nuove strade, pioniere nel commercio e non solo.
Una richiesta di lunga data
L’annuncio della delibera è stato dato questa mattina, in occasione della conferenza stampa sulle iniziative "green" di Confcommercio. A renderlo noto, Daniela Ducato, l'imprenditrice green nata a Cagliari e premiata come la più innovativa d'Italia, famosa in mezzo mondo per le sue produzioni realizzate con eccedenze e residui vegetali. Ducato racconta che la prima proposta venne formulata ben 30 anni fa: "Chiesi che la toponomastica fosse anche al femminile e che le strade della zona industriale di Guspini fossero intitolate alle donne. Donne pioniere - spiega l'imprenditrice - che hanno aperto la strada ad altre donne e al pensiero di tutti. Avevo perso la speranza: da oggi è realtà". La speranza è che ora altri Comuni e altre zone – non solo industriali – seguano l’esempio. Come la vicina Arbus che si è detta pronta ad approvare una iniziativa analoga.
Le intitolazioni di Guspini
Come si legge sul sito del progetto “Toponomastica femminile”, “dal censimento nazionale condotto dal gruppo, risulta che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%”. Dati che il Comune di Guspini vuole contribuire a riequilibrare. E quindi via libera alle nuove intitolazioni nella zona industriale: ci sarà Margherita Hack, signora delle stelle; Elena Valentini Luzzato, prima italiana a laurearsi in architettura; Francesca Sanna Sulis, pioniera del commercio la cui seta, nel '700, varcò i confini dell'Isola; Pasqua Selis Zua, pasionaria ribelle che nel 1868 guidò la rivolta di Su Connotu; Eva Mameli Calvino, madre di Italo, prima donna a conseguire nel 1915 la libera docenza all'Università; Maria Lai, artista d'eccezione che con i suoi fili di stoffa celeste legò tutte le porte del suo paese, Ulassai, per ben 27 chilometri: la sua fu la prima opera di “Arte relazione” a livello mondiale.