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Baci e sms ad alunno di 10 anni, indagata una maestra a Vicenza

Cronaca

La docente è accusata di tentata violenza sessuale su minore, in forma di molestie. I genitori di un alunno di quinta elementare hanno trovato messaggi affettuosi nel telefono e il bimbo dice di aver ricevuto due baci vicino alle labbra. La donna nega sfondo sessuale 

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Due baci, forse troppo vicini alle labbra, e alcuni sms “affettuosi” sul cellulare di un alunno di 10 anni. Una maestra elementare di Vicenza, 40enne, è stata iscritta nel registro indagati: è accusata dalla Procura di tentata violenza sessuale su minorenne, nella forma delle molestie. Sono stati i genitori del ragazzo a trovare i messaggini pieni di tenerezze e confidenze nello smartphone del figlio, e hanno deciso di vederci chiaro. La vicenda, riportata da “Il Giornale di Vicenza”, risalirebbe allo scorso anno scolastico, quando il bambino frequentava la quinta elementare.

La Procura ha aperto un fascicolo

La pm Barbara De Munari, valutati gli elementi, ha deciso di aprire un fascicolo. Tuttavia né la Procura, né la scuola hanno preso alcun provvedimento nei confronti della maestra, una docente apprezzata dai colleghi e dai genitori degli altri scolari, e che avrebbe da sempre atteggiamenti affettuosi verso i suoi alunni. Quando però il padre e la madre del ragazzino hanno trovato definizioni come "amore mio" negli sms spediti dalla donna al proprio figlio si sono preoccupati. Il loro sospetto si è aggravato vedendo che il figlio sembrava in imbarazzo quand'era al cospetto dell'insegnante. Hanno così cercato di capire cose succedesse a scuola e il ragazzo ha raccontato loro di aver ricevuto un paio di baci dalla maestra, secondo lui molti vicini alle labbra. Da qui è partita la denuncia ai Carabinieri, che con molta discrezione hanno iniziato ad indagare sull'ambiente scolastico, raccogliendo numerose testimonianze.

La docente nega qualsiasi accusa

La maestra ha negato ogni addebito e, spiegano i suoi legali, è molto turbata da questa storia. "Credo che in questa vicenda si possa parlare di un rapporto insegnante-alunno assolutamente corretto - spiega uno dei suoi legali - al più un po' affettuoso, ma assolutamente privo di qualsiasi contenuto di natura sessuale". Il prossimo 27 giugno si terrà l'incidente probatorio nel corso del quale, con le forme protette previste dal codice di procedura, sarà ascoltata la testimonianza del ragazzino.