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Mirandola, incendio doloso nella sede della polizia locale: due morti. Arrestato un uomo

Cronaca

Le vittime sono un’anziana e la sua badante, 21 gli intossicati. Fermato un giovane di origine straniera trovato con un accendino e alcuni oggetti rubati negli uffici. Salvini: tutti a casa. M5s: Viminale chiarisca perché era libero

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Due morti, due feriti gravi e 21 intossicati. È questo il bilancio di un incendio che si è sviluppato la notte scorsa intorno alle 3 nella sede della polizia locale di Mirandola, nel Modenese. (LE FOTO) Secondo i primi accertamenti il rogo è di origine dolosa e il presunto responsabile, un giovane di origine nordafricana, è stato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto. Salvini: "Altro che aprire i porti, io lavoro per fermare e mandare tutti a casa questi delinquenti". Critiche dal M5s: il Viminale chiarisca perché quell'uomo con intenzioni omicide era libero.

Le vittime

Gli uffici avvolti dalle fiamme si trovano al piano terra di un edificio al cui piano superiore ci sono alcune abitazioni. L'incendio ha provocato un'intensa coltre di fumo che ha saturato i nove appartamenti al primo e al secondo piano della palazzina, causando la morte per asfissia di un'anziana di 84 anni e della sua badante 74enne. In condizioni critiche il marito della donna 84enne.

Arrestato un giovane con precedenti

Il ragazzo arrestato, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, secondo la ricostruzione dei carabinieri si è introdotto nel comando della polizia municipale e, dopo essersi impossessato di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile, ha incendiato alcuni arredi. Fuggito, è stato individuato e bloccato dai militari a circa cento metri dal luogo dell'incendio.

Lutto cittadino nei paesi dell'Unione dei Comuni modenesi

Intanto la palazzina è stata dichiarata inagibile. Nell’edificio, fanno sapere i nove sindaci dell'Unione dei Comuni modenesi area nord, ci sono anche diversi alloggi di edilizia residenziale in cui abitavano 21 persone: "Stiamo lavorando per trovare al più presto una sistemazione a tutte le famiglie - ha detto il sindaco di Mirandola, Maino Benatti - e una nuova sede alla Polizia municipale". "Sulla dinamica del gravissimo episodio, che presenta ancora molti lati oscuri - precisano i sindaci - siamo in attesa dell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura, che stanno indagando". Nei Comuni dell'Unione (Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero) è stato proclamato per mercoledì 22 maggio il lutto cittadino ed è stato chiesto ai candidati di sospendere le iniziative elettorali previste per oggi.

Salvini: “Altro che aprire i porti, a casa tutti”

"Arrestato giovane immigrato nordafricano per il rogo che ha devastato la sede della Polizia locale di Mirandola: due morti, decine di feriti e intossicati - ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini - Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l'immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!". "Altro che aprire i porti, come vuole la sinistra, io lavoro per fermare e mandare tutti a casa questi delinquenti - aggiunge Salvini - E se minorenne non mi interessa, deve pagare fino in fondo per la sua bestialità. Azzerare l'immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti, con la Lega si può!".

M5s: Viminale chiarisca perché l’uomo era libero

Da fonti del M5s però arriva un attacco al ministero dell’Interno: "Ci auguriamo che quel criminale paghi quel che deve, ma ci sorprende ascoltare dal Viminale esortazioni da campagna elettorale, quando dovrebbe essere proprio il Viminale a chiarire perché quell'uomo con intenzioni omicide era libero di circolare in giro in Italia fino ad arrivare ad appiccare il fuoco a degli uffici della Polizia locale. Se fosse stato già rimpatriato oggi non ci troveremmo davanti a questo problema".