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Salone del libro, ancora polemiche. Zerocalcare e Anpi disertano

Cronaca

Piovono critiche per la presenza di editori vicini a CasaPound. Uno di loro, Francesco Polacchi, dichira: "Io sono fascista. L'antifascismo è il vero male di questo Paese"

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Polemiche, dimissioni e defezioni alla vigilia dell'apertura del Salone del Libro di Torino (IL PROGRAMMA), che si inaugura il 9 maggio, per la presenza tra gli espositori del Lingotto della casa editrice neofascista Altaforte, ritenuta vicina a CasaPound. "Io sono fascista. L'antifascismo è il vero male di questo Paese", dice Francesco Polacchi, amministratore unico della società Sca2080, a cui fanno capo sia la casa editrice Altaforte, sia il mensile il "Primato Nazionale”. "Eravamo pronti alle polemiche - aggiunge Polacchi - ma non a questo livello allucinante di cattiverie. C'è addirittura chi sui social ha scritto che verrà a Torino per tirarci le molotov... Noi ci saremo perché ora è anche una questione di principio".

Appendino: “Cultura argine degenerazioni”

Sulla polemica interviene anche la sindaca di Torino Chiara Appendino. "Di certo, non abbandoneremo il campo, perché le idee si combattono con idee più forti", scrive su Facebook. "Le nostre idee ci saranno e, insieme alle nostre, ce ne saranno tantissime altre. È solo con la cultura – dice la prima cittadina - che possiamo porre un argine a ogni possibile degenerazione o ritorno di ciò che deve essere archiviato per sempre. Tanti e uniti. È così che si vince".

Le defezioni

Sono tanti gli invitati al Salone del Libro che hanno deciso di ritirare la loro partecipazione per la presenza di Altaforte. Tra questi, la presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo, il fumettista Zerocalcare, il collettivo di scrittori Wu Ming, il saggista Carlo Ginzburg e gli storici dell’arte Salvatore Settis e Tomaso Montanari. Lo scrittore Christian Raimo si è invece dimesso dal ruolo di consulente editoriale. Si mobilita anche la comunità di lettori, scrittori ed editori che saranno al Lingotto e nasce l'hashtag #iovadoatorino ed è subito trend topic.

Il libro-intervista a Salvini

Altaforte era stata oggetto di polemiche già a fine aprile, quando è uscita la notizia che la casa editrice avrebbe pubblicato il libro-intervista della giornalista Chiara Giannini a Matteo Salvini, intitolato “Io sono Matteo Salvini, intervista allo specchio”. Proprio la scelta dell’editore ha scatenato polemiche e l'ufficio stampa del vicepremier è intervenuto per chiarire che "Salvini non ha scritto alcun libro (ha semplicemente rilasciato una lunga intervista alla giornalista) e non ha firmato contratti o accordi con la casa editrice indipendente liberamente scelta dall'autrice".