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Tre operai morti in incidenti sul lavoro nel porto di Livorno, a Cagliari e nel Cuneese

Cronaca

Un marittimo di 51 anni è deceduto mentre guidava un muletto su una nave della Moby. A Savigliano, in Piemonte, un 44enne ha perso la vita nello stabilimento in cui lavorava. Nel Cagliaritano un 65enne è stato investito da un furgone. Landini: si muore come 50 anni fa

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Altri tre incidenti mortali sul lavoro si sono verificati oggi, dopo la morte dell’operaio 28enne avvenuta ieri in provincia di Varese. Questa mattina, nel porto di Livorno, un marittimo di 51 anni è morto a bordo di una nave della compagnia Moby attraccata alla Calata Carrara. A Savigliano, nel Cuneese, invece, un operaio ha perso la vita nello stabilimento in cui lavorava. In Sardegna, a Sestu, nell'hinterland di Cagliari, un 65enne è stato travolto e ucciso da un furgone mentre con una squadra stava lavorando in un terreno agricolo. Il segretario della Cgil Maurizio Landini: "Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza non un investimento ma un costo".

L’incidente a Livorno

L'incidente che ha coinvolto l’operaio del porto di Livorno è accaduto questa mattina verso le 10.30. Secondo una prima ricostruzione della polizia di frontiera, intervenuta sul posto, l'uomo, dipendente Moby, originario di Torre del Greco (Napoli), stava effettuando delle manovre alla guida di un muletto nel garage della nave quando si è mossa parte della struttura di un ponte elevatore che lo ha colpito alla testa. Nonostante i tentativi di rianimazione dei volontari della pubblica assistenza, il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo. Sul posto è intervenuto anche il pm di turno e la capitaneria di porto oltre all'ispettorato del lavoro della Asl.

Il caso nel Cuneese

A Savigliano, in Piemonte, invece, l’incidente è avvenuto nell'ex complesso industriale "Origlia", dove è in corso una riconversione dello stabilimento. La vittima, secondo le prime informazioni, è un uomo di 44 anni residente a San Biagio di Centallo. Si tratta del terzo decesso sul lavoro negli ultimi due mesi in provincia di Cuneo. A inizio marzo un operaio perse la vita in una cava di Robilante; pochi giorni dopo, una caduta fu la causa della morte di un muratore nel Monregalese.

Morto un operaio agricolo a Cagliari

L’operaio di 65 anni morto nel Cagliaritano è stato travolto e ucciso da un furgone mentre con una squadra stava lavorando in un terreno agricolo in località Seurru. Il mezzo, a quanto si è appreso, era guidato da un collega della vittima: durante una manovra il conducente non si sarebbe accorto della presenza del 65enne dietro al mezzo, finendo per investirlo. Immediata la richiesta di soccorso e l'arrivo sul posto del 118, dei carabinieri e degli specialisti dello Spresal. Purtroppo per l'operaio non c'è stato nulla da fare: l'uomo è morto sul colpo. Del caso è stata già informata la Procura.

Landini: "Si continua a morire come cinquant'anni fa"

Quello degli incidenti sul lavoro "è un dramma che continua", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un incontro alla Camera del Lavoro di Torino. "Dall'inizio dell'anno - sottolinea - i morti sono stati più di 200 e aumentano gli infortuni e le malattie professionali. Prevale ancora una cultura che vede nella salute e nella sicurezza non un investimento ma un costo". "Si continua a morire come si moriva cinquant'anni fa. È inaccettabile", rimarca ancora Landini commentando gli ultimi infortuni sul lavoro. "Si fa un gran parlare di era digitale e di tecnologie - osserva -, di nuovi modi di lavorare, ma spesso i modelli organizzativi e le logiche sono altre. Su questo bisogna agire: c'è bisogno di investire maggiormente in formazione e prevenzione. E c'è bisogno di investire sugli organi ispettivi".