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Alluvione Genova, Cassazione annulla sentenza ex sindaca Vincenzi

Cronaca
Foto d'archivio Ansa

Ci sarà un processo d'appello bis che ha come principale imputata l'ex sindaca della città, insieme ad altre cinque persone. Confermata la responsabilità per omicidio colposo in relazione alle sei vittime. Ma è venuta meno un'accusa di falso

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Ci sarà un processo d'appello bis per l'alluvione di Genova del 2011 che ha come principale imputata l'ex sindaca del capoluogo ligure, Marta Vincenzi, insieme ad altre cinque persone. Lo ha deciso la Cassazione che ha confermato la responsabilità per omicidio colposo in relazione alle sei vittime del fiume di fango, ma che ha anche stabilito di rideterminare tutte le pene per il venir meno di un'accusa di falso.

La colpevolezza non viene messa in discussione

La Cassazione ha quindi disposto un nuovo processo riguardante esclusivamente il "trattamento sanzionatorio" per gli imputati. I giudici di piazza Cavour hanno poi accolto il ricorso della procura generale di Genova che aveva impugnato le riduzioni di pena accordate in appello al dirigente comunale Gianfranco Delponte, condannato a 2 anni e 9 mesi (in primo grado a 4 anni e 5 mesi) e all'ex assessore alla protezione civile del Comune, Francesco Scidone, condannato a 2 anni e 10 mesi (in primo grado erano 4 anni e 9 mesi). Con il verdetto di stasera non viene messa in discussione la colpevolezza, evidenziata nelle sentenze di merito, degli imputati, ma non scatta alcuna esecuzione di pena, dato il ricalcolo che la Corte d'appello di Genova dovrà effettuare nel nuovo processo. Per Vincenzi, dunque, al momento si allontana il rischio carcere, che invece sarebbe stato concreto se la condanna a 5 anni fosse stata confermata dai giudici.

Vincenzi: "Non vedevo l'ora che finisse, invece ci sarà una coda"

La stessa Marta Vincenzi ha commentato così la decisione: "Non vedevo l'ora che finisse, invece ci sarà una coda. Aspetterò ancora". "Anche questa volta - prosegue l'ex primo cittadino - avevo già la valigia pronta per andare in carcere. Adesso la disfo per un po'. Come ho sempre detto, anche se non condivido una sentenza questa deve essere applicata. Spero di non andare in carcere e che il ricalcolo serva a ricalcolare in modo più basso la condanna". Oggi il professor Franco Coppi nella sua arringa aveva chiesto l’assoluzione dell'ex sindaca.