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Agenzia delle Entrate, oggi sciopero dipendenti per tutta la giornata

Cronaca
Foto d'archivio Fotogramma

Il personale protesta per rivendicare l'immediato sblocco delle somme del salario accessorio, per gli anni 2016 e 2017, e l'immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche. Manifestazioni e presidi in tutta Italia e anche al Mef

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Si tiene per l’intera giornata di oggi, martedì 2 aprile, uno sciopero nazionale del personale dell'Agenzia delle Entrate. A proclamarlo sono stati unitariamente Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp per rivendicare l'immediato sblocco delle somme del salario accessorio, per gli anni 2016 e 2017, e l'immediata conclusione della terza tranche delle progressioni economiche. I circa 35 mila dipendenti dell'Agenzia guidata da Antonino Maggiore incrociano le braccia, - spiega una nota dei sindacati - con manifestazioni e presidi organizzati in tutti i territori, come a Roma dove l'appuntamento è al ministero dell'Economia e Finanze in via XX settembre. (LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE DI MILANO)

"Trattativa procrastinata in modo inaccettabile"

Per i sindacati "un mese non è bastato all'Agenzia, da quel 4 marzo in cui incredibilmente mise in discussione una parte storica e consolidata del salario accessorio del personale relativo al 2016 e 2017, per sciogliere i nodi da loro stessi provocati", si legge nella nota unitaria, "con la conseguenza che un altro mese è passato e si allontana sempre più il tempo per l'erogazione delle somme spettanti al personale, a distanza di anni dall'effettuazione delle prestazioni e dal raggiungimento di tutti gli obiettivi di convenzione". Una protesta che si allarga alla trattativa per definire la terza fase delle progressioni economiche, "necessaria per dare il giusto riconoscimento a chi è restato fuori dalle due precedenti procedure", e, secondo i sindacati, procrastinata in modo inaccettabile per colpa dei ritardi e delle indecisioni dell'Agenzia".

Convocazione dell'Agenzia, i sindacati declinano

I sindacati segnalano inoltre come, nei giorni precedenti, sia arrivata dall'Agenzia una convocazione per oggi, che hanno però deciso di declinare: "Una convocazione che è, non solo tardiva, ma che non risponde in alcun modo a tutti i temi posti nella vertenza, chiarendo in modo inequivocabile che i nodi sul 2017 e gli anni a venire non sono stati sciolti e che quindi permangono tutte le criticità denunciate. Come sulle progressioni economiche 2019, più volte da noi sollecitate, e non inserite nell'Odg", si legge nella nota. "Abbiamo comunicato all'Agenzia che stamani non ci saremmo presentati alla riunione, rigettando al mittente l'arma della distrazione di massa, e anche oggi saremmo stati tra le lavoratrici ed i lavoratori a preparare la migliore riuscita dello sciopero nazionale. Hanno tentato il braccio di ferro e vogliono misurare la nostra forza e la nostra rabbia. Avranno la risposta necessaria", concludono i sindacati.