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Roma, detenuti di Rebibbia asfaltano le buche nelle strade

Cronaca

Gli interventi di pubblica utilità rientrano nell’ambito del protocollo d'intesa, firmato il 7 agosto 2018, tra Comune, Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) e Società autostrade

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I detenuti di Rebibbia lavorano alla manutenzione e cura delle strade di Roma. Gli interventi di pubblica utilità fanno parte degli accordi contenuti nel protocollo d’intesa firmato da Roma Capitale, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e Società autostrade il 7 agosto 2018.

La formazione

Sono stati in totale 21 i detenuti di Rebibbia selezionati al termine di due mesi di lezioni organizzate da Autostrade per l’Italia e avvallate dal Dap. La formazione ha permesso loro di ottenere l’attestato professionale di asfaltisti e manutentori delle strade. La concessionaria autostradale ha, inoltre, fornito l'equipaggiamento e la strumentazione necessaria per realizzare le attività su strada. Ogni giorno, dal martedì al venerdì, i detenuti lasciano il carcere alle 8 del mattino per recarsi sui luoghi che richiedono intervento manutentivo, vigilati dalla polizia penitenziaria che ha il doppio compito di controllo e organizzazione del lavoro. I lavori di manutenzione consistono principalmente nella pulizia dei tombini e nella copertura delle buche nelle reti stradali. Si tratta di un servizio gratuito a beneficio del Comune, che ha già pianificato gli interventi fino al prossimo maggio.

Lo scopo del progetto

Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di insegnare ai detenuti un lavoro che possa favorire il loro reinserimento nella società una volta scontata la pena, ma anche fornire un supporto alla manutenzione ordinaria di Roma. Per comprenderne la necessità, basti pensare ad esempio che, nella capitale, solo le caditoie sono 800mila. Diversi sono i municipi cittadini che, da quando il progetto è partito a fine gennaio, hanno fatto richiesta di intervento.