La donna è accusata di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di 10 pazienti avvenute nel reparto di rianimazione tra il 2014 e il 2015. Aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Il 22 marzo l'arringa della difesa
Il pm Massimo Mannucci ha chiesto l'ergastolo per Fausta Bonino, l'infermiera 57enne accusata dalla procura livornese di omicidio volontario plurimo per le morti sospette di 10 pazienti avvenute nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. Si è conclusa così la prima parte dell'udienza in rito abbreviato, chiesto e ottenuto dall'imputata.
L'infermiera: "Non ho fatto nulla, è un incubo"
"Io l'unica cosa che posso dire è che non ho fatto nulla. Cose che non ho mai fatto, è stata dura ascoltarlo - ha detto in lacrime la Bonino all'uscita dall'aula - Io mi sono sempre comportata bene è impossibile che sia finita in questo incubo". Dopo le conclusioni del pubblico ministero nella seconda parte dell'udienza le conclusioni anche delle parti civili. "È successo quello che ci aspettavamo - ha commentato l'avvocato difensore Cesarina Barghini - ma noi abbiamo i margini per rispondere". L'arringa della difesa è fissata per l'udienza del 22 marzo mentre il 5 aprile sono in programma le eventuali repliche e la sentenza.