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Cgil, Cisl e Uil insieme contro il governo: il 9 febbraio manifestazione nazionale a Roma

Cronaca
Il volantino della manifestazione (Sito Cisl.it)

Con lo slogan #FuturoalLavoro, le sigle sindacali si riuniscono in piazza San Giovanni a Roma “per chiedere interventi concreti per lavoratori e pensionati, per i giovani, per lo sviluppo, la crescita e i diritti sociali” all'esecutivo giallo-verde

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Cgil, Cisl e Uil si preparano alla manifestazione nazionale di sabato 9 febbraio in piazza San Giovanni a Roma, con lo slogan #Futuroallavoro. Con un volantino e un video, le sigle sindacali hanno ricordato l’appuntamento nella Capitale per chiedere al governo di aprire un confronto serio e di merito sulle scelte da prendere per il Paese (LE NOVITÀ DELLA MANOVRA). Sul sito della Cisl si spiega che l’intento della manifestazione è “chiedere interventi concreti per lavoratori e pensionati, per i giovani, per lo sviluppo, la crescita e i diritti sociali”. Tra i temi al centro della mobilitazione ci sono la “creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, rivalutazione delle pensioni, interventi per valorizzare gli assi strategici per la tenuta sociale del Paese, a partire dal welfare, dalla sanità, dall’istruzione, dalla Pubblica amministrazione e dal rinnovo dei contratti pubblici, maggiori risorse per i giovani, le donne e il Mezzogiorno”. Tutti argomenti contenuti nella piattaforma unitaria nella quale Cgil, Cisl e Uil hanno inserito le proposte per cambiare le scelte dell’esecutivo.

Appuntamento alle 9 in piazza della Repubblica

L'appuntamento è fissato alle 9 in piazza della Repubblica per poi iniziare un corteo che raggiungerà piazza San Giovanni in Laterano: qui i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, parleranno durante il comizio conclusivo. La manifestazione era stata inizialmente programmata in piazza del Popolo, ma in previsione dell’ampia partecipazione è poi stata spostata in piazza San Giovanni. Sul palco, prima dei leader sindacali, è previsto l'intervento di un'infermiera del 118, una pensionata, un rider, un delegato dell'ex Ilva di Taranto, una delegata della scuola e un lavoratore di un'impresa edile. Sfilano in corteo anche i pensionati di Cgil, Cisl e Uil dietro un unico striscione: “Pensionati uniti per i diritti”.

I dati di adesione

I segretari organizzativi di Cgil, Cisl e Uil, Nino Baseotto, Giorgio Graziani e Pierpaolo Bombardieri, hanno fatto sapere che finora sono stati programmati 1.300 pullman, 12 treni straordinari, 2 navi, più di 1.000 partecipazioni dalle isole da dove arriveranno a Roma lavoratori e pensionati. Perciò “i dati delle adesioni ci fanno pensare che sabato riempiremo piazza San Giovanni”, hanno detto le tre sigle.

Come è nata la mobilitazione

A inizio gennaio le sigle sindacali avevano fatto sapere che “il consenso delle decine di migliaia di lavoratori, pensionati e giovani alle proposte di Cgil, Cisl, Uil", emerso nelle assemblee organizzate in tutta Italia, "è stato pressoché unanime e ha rappresentato un primo importante momento di confronto e discussione delle proposte sindacali". Lo scorso dicembre, poi, è stato consegnato un documento al presidente del Consiglio: il premier, continuano i sindacati, "si era impegnato a dare continuità al confronto, mai avvenuto, su alcuni capitoli indicati dal sindacato”. La manifestazione del 9 febbraio è stata organizzata proprio allo scopo di promuovere un dialogo con il governo sulle proposte contenute nella piattaforma unitaria.

I temi della piattaforma unitaria

Il documento contiene le “priorità di Cgil, Cisl e Uil per la legge di Bilancio 2019”: riguardano proposte per lo sviluppo, la crescita e l’occupazione, per esempio programmando “un graduale incremento degli investimenti pubblici fino al 6% del Pil”; per la lotta all’evasione istituendo “un’agenzia dedicata esclusivamente all’accertamento e al monitoraggio della riscossione” o “rendendo tracciabili tutti i pagamenti, attraverso l’utilizzo della moneta elettronica e portando a 1.000 euro il limite per i pagamento in contanti”; per il Mezzogiorno, per esempio introducendo “un fondo statale destinato alla progettazione di opere pubbliche e investimenti per la prevenzione, manutenzione e la messa in sicurezza del territorio e degli edifici”. Ma le proposte toccano anche temi come gli ammortizzatori sociali e le politiche attive, la previdenza e il welfare, le politiche sociali, la povertà, la sanità, l'istruzione e la pubblica amministrazione.