La ex hostess Alitalia ed ex abitante della casa del Grande Fratello ha espresso in più occasioni una ferma opposizione alla caccia e una forte passione per il veganesimo. Dei cacciatori ha detto: "Fanno pena, sono degli impotenti"
La caccia e la stagione venatoria in corso, dove è spiccato il numero di incidenti con morti, sono stati i temi centrali della nona puntata di "Hashtag24, l'attualità condivisa", la trasmissione ideata e condotta dal vicedirettore di Sky tg24, Riccardo Bocca. Ospiti della trasmissione andata in onda il 26 novembre sono stati: Nicola Perrotti, presidente della fondazione Uomo Natura e Ambiente, Annamaria Procacci, consigliera nazionale dell’Ente nazionale protezione animali e fra i principali legislatori della normativa sulla caccia e Paolo Sparvoli, presidente associazione nazionale Libera Caccia. Al termine della trasmissione Riccardo Bocca ha inviato la videolettera a Daniela Martani che in più di un'occasione ha espresso opposizione alla caccia e passione a favore del veganesimo.
La videolettera di Riccardo Bocca
Carissima Daniela Martani, le invio questa videolettera perché lei è schierata in primissima fila a favore degli animali e contro le violenze su di loro da parte degli uomini. Ex hostess pasionaria Alitalia ed ex abitante della casa del Grande Fratello, si è insomma spesa con passione indiscutibile a favore del veganesimo e dei principi etici che a suo avviso stridono con le carabine nei boschi.
Opinioni e azioni condivisibili o non condivisibili: non è questo il punto. Il punto, piuttosto, è il modo in cui ha sostenuto le sue ragioni e attaccato o contrattaccato nel corso delle tante polemiche affrontate. Dei cacciatori, per l’appunto, ha detto che le “fanno pena, che sono degli sfigati, dei poveretti e degli impotenti”. Di più: ha dichiarato che è “meglio un cacciatore morto che uno vivo”.
Parole che a prescindere dal comportamento di chi l’ha contestata - a volte con la brutalità inaccettabile degli haters - producono l’effetto opposto a quello per cui lei si spende. Ovvero allontanano dalla causa animalista coloro che non simpatizzano per la caccia e però non tifano per gli insulti e le risse. Potrebbe, per cortesia, rifletterci?