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Maltempo, 11 Regioni chiedono lo stato di emergenza

Cronaca
(Fotogramma)

Proseguono le ricerche del medico di Corleone (Palermo) disperso da sabato. Nel Bresciano alcune zone restano isolate e in Piemonte preoccupa la piena dei fiumi. A Messina l’acqua cittadina è inquinata, mentre nel Palermitano alcune case sono state evacuate

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Undici Regioni hanno presentato la richiesta di stato di emergenza in seguito all'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia nei giorni scorsi, provocando anche diverse vittime. Le richieste, secondo quanto si apprende, sono arrivate al Dipartimento della Protezione Civile da Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio, Sardegna, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Trentino Alto Adige. Le richieste saranno trasmesse a breve a palazzo Chigi (LE PREVISIONI). Intanto, non si fermano le conseguenze del maltempo su tutta la penisola, mentre proseguono le ricerche del medico di Corleone (Palermo) disperso da sabato. Ieri, alcuni effetti personali dell’uomo sono stati ritrovati in diversi punti.

Nord: zone isolate nel Bresciano e fiumi in piena in Piemonte

Nella zona dell’alto Garda da sette giorni la strada della Forra, provinciale che da Tremosine (Brescia) conduce fino al borgo della Pieve, è chiusa al transito a causa di frane, smottamenti e caduta di alberi nel tratto centrale. Lavoratori, pendolari e studenti sono quindi costretti a fare percorsi alternativi per raggiungere la riviera e non è ancora possibile stabilire con esattezza la data di riapertura della strada. Intanto, la Valle delle Cartiere, più a sud sempre sulla sponda bresciana del Garda, rimane isolata. Sempre al Nord, in Piemonte, continua a crescere il livello di fiumi e torrenti e rimane l’allerta “gialla”. La protezione civile regionale continua il monitoraggio della situazione.

Sud: acqua inquinata a Messina e case evacuate nel Palermitano

Gli abitanti di Messina sono stati invitati a non bere l’acqua del rubinetto. Questo perché il maltempo ha causato danni agli impianti di raccolta e distribuzione dell’acqua di tre serbatoi cittadini: Gesso, S. Jachiddu, Viale dei Tigli. Lo ha reso noto l’Azienda Meridionale Acque Messina che ha già avviato le procedure per risolvere la situazione. Riserve idriche a rischio anche a Palermo dove continua a esserci fango nel bacino Poma, che assicura la distribuzione dell’acqua in città. Mentre si valuta per domani la chiusura delle scuole, è in corso lo svasamento di fango dai fondali e la potabilizzazione riprenderà domani. Ma "la pressione sarà insufficiente fino a giovedì notte o venerdì mattina", fanno sapere dal capoluogo. Nella zona di Castronovo, intanto, nel Palermitano, alcune abitazioni sono state evacuate precauzionalmente a causa del “movimento franoso” di un costone roccioso affacciato sulle riserve idriche comunali.