Maltempo, tregua finita. Tornano le piogge al Nord
Vento, mareggiate e piene hanno fatto 11 vittime e molti danni. La Liguria ha chiesto lo stato di emergenza, il Lazio quello di calamità. Danni per un miliardo in Veneto, danneggiata la Basilica di San Marco a Venezia. Mandateci le vostre foto
Belluno, un milione di euro a bilancio per le prime emergenze
La Provincia di Belluno ha approvato una variazione di bilancio per un milione di euro per far fronte alle prime emergenze del maltempo. Lo ha detto oggi il presidente Roberto Padrin, aggiungendo che si tratta del primo di una serie di interventi analoghi che seguiranno. "Ci sono almeno due scuole in seria difficoltà – spiega Padrin - e occorrerà ristorare Veneto Strade per gli interventi che sta compiendo sulle strade di nostra competenza".
Centinaio: stanziato 1 miliardo per gli impianti idrici del Paese
"Abbiamo stanziato 1 miliardo di euro per andare a sistemare tutti quegli impianti idrici esistenti nel nostro Paese come canali o bacini, per raccogliere acqua e utilizzarla in caso di necessità. Erano decenni che l'Italia non aveva un simile piano idrico. Non e' facile prevenire ma cerchiamo di farlo". Cosi' il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, ha risposto alle critiche del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha lamentato l'assenza di un piano di messa in sicurezza del territorio devastato dal maltempo. "Stiamo cercando di vedere quanti fondi sono a disposizione, ce ne sono pochi - ha sottolineato - Centinaio - questo maltempo ha colpito quasi tutta Italia e stiamo cercando di fare una stima dei danni subiti dall'agricoltura assieme agli assessori regionali e poi valuteremo come intervenire".
Zaia: in Veneto danni per un miliardo
Si fa pesantissimo il bilancio dei danni dell'ondata di maltempo in Veneto. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha detto che la prima stima "è di una miliardata". Un primo calcolo fatto anche dopo il sopralluogo che il governatore ha compiuto stamane, con le autorità locali, nelle zone più colpite del bellunese.
Belluno, 100mila case ancora senza corrente
"Abbiamo due priorità: il ripristino della viabilità e dei servizi: collegamenti telefonici, acqua e energia. Entro domani dovremmo avere l'attivazione di 300 generatori che dovrebbero coprire tutta la provincia". Così il prefetto di Belluno Francesco Esposito nel corso di una conferenza stampa organizzata all'aeroporto di Belluno. Nella fase più acuta della perturbazione, lunedì sera, ha poi precisato il governatore Luca Zaia, si sono contate 160 mila utenze senza corrente elettrica e ancora oggi oltre 100 mila abitazioni sono del tutto senza energia elettrica (e in molti casi anche senza segnale telefonico).
Toti: formalizzata richiesta stato emergenza in Liguria
La Giunta regionale della Liguria stamani a Genova ha formalizzato la richiesta al Governo del riconoscimento dello stato di emergenza a seguito dei danni provocati dal maltempo in tutta la Regione. "Ne ho già parlato con il sottosegretario Giorgetti con il quale abbiamo concordato i passaggi da fare" ha spiegato il governatore Giovanni Toti che si sta dirigendo verso il Ponente ligure dove incontrerà tutti i sindaci del comprensorio in una riunione prevista nella prefettura di Savona alle 12.
Turisti Stelvio: possibile rientro nel pomeriggio
"L'ipotesi dell'evacuazione in elicottero per il momento è stata accantonata, troppo vento e troppe nuvole. Contiamo di far scendere nel corso del pomeriggio gli ospiti con i propri mezzi così ogni problema è risolto. Le operazioni di apertura della strada che porta a Bormio da parte dei mezzi autorizzati è a buon punto". E' quanto riferisce all'Agi, Stefano Dalla Valle, direttore dell'Hotel Pirovano e consigliere comunale a Bormio che sta coordinando a passo Stelvio l'emergenza venutasi a creare a seguito della nevicata record dei giorni scorsi che ha sfiorato i due metri di altezza.
Friuli Venezia Giulia: migliora il meteo ma ancora migliaia al buio
E' migliorata la situazione meteorologica su tutto il Friuli Venezia Giulia dopo le intense piogge dei giorni scorsi che hanno portato, assieme al forte vento, allarme, emergenze e danni ingentissimi. La regione Friuli Venezia Giulia ha stanziato 10 milioni di euro per i primi interventi urgenti nelle zone investite dall'ondata di maltempo. Il bilancio è preoccupante: ancora 10 mila utenze senza elettricità in Carnia, Valcellina e sulla montagna pordenonese, almeno una ventina di strade chiuse tra le quali quella della Valdegano tra Comelians e Sappada e quella della Valcellina oltre Barcis con molti comuni che rimangono isolati. Spazzato via anche un tratto della statale del Monte Croce Carnico. A Forni di Sopra la situazione va migliorando così come a Lignano e Grado. Non si contano invece i danni alle abitazioni privati, a capannoni industriali, strutture ricettive, compresa la devastazione del patrimonio boschivo e forestale con le frane. Le zone maggiormente colpite si trovano in Carnia, nel Pordenonese e nella Val del Ferro dove inoltre molte strade sono percorribili solo ai mezzi di soccorso.
Skipper disperso a Catanzaro: ricerche senza sosta
Il leggero miglioramento delle condizioni meteo marine ha permesso di intensificare le ricerche per il diportista scomparso domenica scorsa nel golfo antistante la spiaggia di Catanzaro Lido. L'uomo, a bordo di una barca a vela battente bandiera canadese, avrebbe tentato di entrare nel porto, ma le pessime condizioni del mare e, forse, anche un'avaria al motore, lo hanno spinto contro gli scogli. Le ricerche, iniziate immediatamente dopo, non hanno dato esito, nonostante la partecipazione della Guardia costiera in mare e dei Vigili del fuoco a terra lungo la costa, mentre in volo sono intervenuti in questi giorni sia un elicottero della Guardia costiera che un aereo della Protezione civile.
La barca è di proprietà di un cittadino di nazionalità turca, Deniz Ayhan Kzlinci, a cui sarebbe stata ceduta proprio da un appassionato canadese
La barca è di proprietà di un cittadino di nazionalità turca, Deniz Ayhan Kzlinci, a cui sarebbe stata ceduta proprio da un appassionato canadese
Enel: servizio elettrico in Lombardia torna normale
Dopo i disservizi causati dal maltempo nelle province di Como, Lecco, Varese, Sondrio, Bergame e Brescia "il servizio elettrico in Lombardia sta tornando alla normalita'".
Nel Mantovano chiuso ponte sull'Oglio
E' stato chiuso questa mattina il ponte di barche di Torre d'Oglio in provincia di Mantova dopo che nella notte il livello delle acque si e' innalzato tanto da uscire dagli argini allagando il tratto della provinciale 57 che si trova nell'area golenare, nel lato verso San Matteo delle Chiaviche. La circolazione è vietata anche sul ponte di Calvatone per il livello alto dell'Oglio e la forte corrente. Al momento, invece, spiegano dalla Provincia di Mantova, non si registrano problemi per i ponti del Po.
Veneto, Protezione civile: area del bellunese è critica
Dopo l'ondata di maltempo che ha investito il Veneto l'area dove si registrano le maggiori criticità e' quella del bellunese. A riferirlo il responsabile per il Territorio della Protezione civile veneta Nicola Dell'Acqua. "Nel bellunese - dice dell'Acqua all'ANSA - sono ancora da riattivare 60mila utenze per l'energia elettrica mentre 40mila sono state riattivate, dieci frazioni risultano tutt'ora isolate ma sul posto stanno per intervenire i soccorritori con l'uso intensivo di elicotteri e i mezzi adeguati alle zone impervie". "In molti comuni - rileva - manca l'acqua potabile sia per l'assenza di energia che per i crolli di frane che hanno interrotto le condotte". "Quattro escursionisti poi - riferisce Dell'Acqua - risultano bloccati, ma stanno bene, in un rifugio e, altra nota positiva, quanti erano dati per irraggiungibili hanno risposto all"appello e quindi non ci sono dispersi". "Stiamo sfruttando al massimo - sottolinea - la finestra temporale meteo di oggi, con sole e niente pioggia, per mettere in sicurezza tutte le zone a rischio e per prepararci ad eventuali emergenze quando domani e' prevista ancora pioggia intensa".
La situazione del maltempo a Firenze
Le previsioni fino a domenica
Lavori di ripristino in Trentino Alto Adige
In Trentino Alto Adige i danni dell'eccezionale, per alcuni esperti "epocale", ondata di maltempo sono ingentissimi ma non sono ancora stati quantificati. L'acqua esondata dai corsi d'acqua, il fango, i detriti, hanno mandato in tilt strade, ponti, fortemente danneggiato case, causato blackout lasciando migliaia di persone senza corrente elettrica, quindi anche senza riscaldamento, distrutto anche impianti sciistici e raso al
suolo interi boschi. Nelle due provincie autonome più a nord d'Italia dove il maltempo ha causato tre vittime - una donna di 45 anni a Dimaro in Val di Sole rimasta intrappolata dal fango nella sua casa, un vigile del fuoco volontario di 52 colpito mortalmente da un albero durante un intervento in Val Badia, ed un pescatore annegato nelle acque del lago di Levico intento ad andare a controllare la sua barca - si sta lavorando per ritornare alla normalità e cercare di ridare un volto ai luoghi. Migliaia di uomini tra vigili del fuoco, soccorritori, forze dell'ordine e centinaia di semplici volontari sono al lavoro. Il maltempo ha causato anche feriti, uno di essi e' stato colpito da un fulmine e si trova in gravissime condizioni all'ospedale di Trento. Era dal 1966 che non si registravano precipitazioni così consistenti.
suolo interi boschi. Nelle due provincie autonome più a nord d'Italia dove il maltempo ha causato tre vittime - una donna di 45 anni a Dimaro in Val di Sole rimasta intrappolata dal fango nella sua casa, un vigile del fuoco volontario di 52 colpito mortalmente da un albero durante un intervento in Val Badia, ed un pescatore annegato nelle acque del lago di Levico intento ad andare a controllare la sua barca - si sta lavorando per ritornare alla normalità e cercare di ridare un volto ai luoghi. Migliaia di uomini tra vigili del fuoco, soccorritori, forze dell'ordine e centinaia di semplici volontari sono al lavoro. Il maltempo ha causato anche feriti, uno di essi e' stato colpito da un fulmine e si trova in gravissime condizioni all'ospedale di Trento. Era dal 1966 che non si registravano precipitazioni così consistenti.