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Il campione di rugby Sami Panico arrestato per droga

Cronaca
Sami Panico durante il match Italia-Galles allo stadio Olimpico il 5 febbraio del 2017 (Ansa)

Accusato di detenzione ai fini di spaccio, lo sportivo è ai domiciliari in attesa del processo. Ritrovati nella sua villa quasi due chili di droga e materiale per il confezionamento di dosi. Il rugbista, pilone delle “Zebre” di Parma, ha giocato 10 partite in Nazionale

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Sami Panico, giocatore della serie A di rugby nella squadra "Zebre Rugby" di Parma, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un controllo, gli inquirenti hanno trovato quasi due chili di droga, materiale per il confezionamento delle dosi e migliaia di euro nascosti nell’abitazione dello sportivo.

Agli arresti domiciliari

Secondo quanto si è appreso, i carabinieri della stazione di Torvaianica e della compagnia di Pomezia hanno ritrovato e sequestrato all'interno della sua villa vicino Roma e nel giardino, un chilo e mezzo di marijuana, oltre 300 grammi di hashish, materiale per il confezionamento e taglio delle dosi e oltre 10mila euro che deriverebbero da attività illecite. In attesa del processo per direttissima fissato per lunedì 1 ottobre, il rugbista si trova agli arresti domiciliari.

La carriera sportiva

Il giovane talento del rugby italiano, pilone delle “Zebre” di Parma, ha 25 anni ed è originario di Albano Laziale, in provincia di Roma. Cresciuto anche sportivamente fra Pomezia e Torvaianica, con il Calvisano ha vinto due scudetti consecutivi, nel 2014 e 2015, prima di approdare nel club di Parma. Panico è considerato una promessa del nostro rugby e ha collezionato dieci presenze nella Nazionale con cui ha giocato fino a marzo dello scorso anno. Nel 2016, con l'arrivo del c.t. irlandese Conor O'Shea alla guida dell'Italia, fu tra i giovani giocatori convocati per abbassare l'età media della squadra ed esordì a Santa Fe contro l'Argentina. Ha partecipato anche al Sei Nazioni del 2017. Attualmente è sospeso per motivi disciplinari dalla società parmigiana dopo una lite negli spogliatoi con un suo compagno di squadra a cui ha sferrato un pugno rompendogli la mascella.