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Madre uccide i figli disabili e tenta il suicidio nel Cagliaritano

Cronaca

È accaduto a Mandas. Le vittime sono due gemelli di 42 anni. La 64enne li ha uccisi con un fucile da caccia, dopo ha tentato di ammazzarsi con la stessa arma: è ora in condizioni gravissime. Nel 2015 una sospetta intossicazione da farmaci

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Si è chiusa nella sua stanza con i figli disabili e li ha poi uccisi con un fucile da caccia. Dopo ha tentato di ammazzarsi con la stessa arma da fuoco e si trova ora in gravissime condizioni. È successo a Mandas, circa 40 chilometri da Cagliari. Le vittime sono due gemelli di 42 anni. La madre, 64enne, è stata portata in elicottero in ospedale. 

L'allarme dato dai vicini

La donna è ancora in vita, ma ha riportato ferite molto gravi. Al momento del duplice omicidio era sola in casa perché la figlia, medico di famiglia nell'Oristanese, si era momentaneamente allontanata dal paese con il marito. L'allarme è stato dato dai vicini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Dolianova e del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari.

Il precedente

Nel novembre del 2015 la donna era stata trovata in casa imbottita di farmaci. Intossicati dai medicinali anche i due gemelli, che allora avevano 39 anni. La corsa all'ospedale aveva scongiurato il peggio. Si erano salvati tutti e tre, ma i medici avevano riscontrato nelle analisi una presenza eccessiva di farmaci. A dare l'allarme, all'epoca, era stata la figlia della donna, preoccupata perché nessuno rispondeva al telefono o andava ad aprire. E sul caso la Procura di Cagliari aveva anche aperto un fascicolo per fare chiarezza. Per capire cioè se alla base ci fosse un errore nel dosaggio della somministrazione dei medicinali o qualcosa di diverso. L'episodio era rimasto isolato, così la 64enne aveva continuato a prendersi cura dei figli come aveva sempre fatto. Potendo contare sulla consulenza della figlia medico e su una rete di assistenza che assicurava ai due gemelli tutte le attenzioni e le cure necessarie per le esigenze quotidiane.

Argentin (Pd): “Burocrazia blocca legge”

Un commento sulla tragedia è arrivato dall'ex deputata Pd Ileana Argentin, prima firmataria della legge sul "dopo di noi", che garantisce l’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno famigliare. “Il 'Dopo di Noi' è sempre più necessario” ma “la burocrazia sta rallentando la realizzazione delle soluzioni”, ha dichiarato in una nota. "È una vergogna costringere un genitore ad arrivare a gesti estremi, aiutiamoli come prevede la norma e non piangiamo quando avvengono queste tragedie, sono solo lacrime di coccodrillo. Tutti al lavoro, c'è chi non può più aspettare!”, ha aggiunto.