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Violenza sessuale su 2 minorenni a Menaggio, scarcerati i 3 fermati

Cronaca
Una foto d'archivio di Menaggio (Fotogramma)

Per il gip non ci sono gravi elementi di responsabilità né pericolo di fuga per i giovani accusati di aver violentato due turiste nella località in provincia di Como. Restano comunque indagati per violenza sessuale di gruppo

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Il gip del tribunale di Como non ha convalidato i fermi dei tre giovani arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri con l'accusa di avere violentato due turiste minorenni un mese fa a Menaggio. I tre sono stati scarcerati, anche se restano indagati per violenza sessuale di gruppo. Secondo il giudice delle indagini preliminari non ci sono a carico degli indagati gravi elementi di responsabilità né il pericolo di fuga, per cui ha disposto la scarcerazione del barman di 22 anni di Chiesa Valmalenco (Sondrio), del cittadino albanese di 19 anni e di quello etiope di 22 accusati delle violenze.

Il gip: unica fonte di prova le dichiarazioni delle ragazze

Il provvedimento del gip ha evidenziato che l'unica fonte di prova a carico degli indagati è costituita dalle dichiarazioni delle persone offese - due ragazze di 17 anni in vacanza sul lago di Como - e che le loro dichiarazioni non sono tra loro convergenti. Allo stesso tempo ha evidenziato che gli indagati, in sede di interrogatorio, hanno invece compiutamente ricostruito i fatti con versioni complessivamente convergenti e, astrattamente, plausibili.

La procura: svolgeremo ulteriori accertamenti

La procura di Como fa sapere in una nota che intende "effettuare ulteriori approfondimenti investigativi, evitando allo stesso tempo di fornire ulteriori particolari inerenti un episodio che si ritiene abbia certamente colpito persone accusate e vittime e la relativa indagine, pienamente rispettando la decisione assunta dal Giudice per le indagini preliminari (comunque non equiparabile ad una pronuncia di assoluzione, attesa la fase interlocutoria in cui è intervenuta)".

Il racconto degli abusi e le indagini

Le due ragazze hanno denunciato di aver subito abusi nella notte tra l'8 e il 9 agosto, dopo aver passato del tempo a bere e ballare assieme ai quattro, conosciuti poco prima, in una struttura con bar, piscina e discoteca (dove tutti e quattro lavoravano, alcuni si occupavano di ombrelloni e lettini) davanti alla spiaggia di Menaggio. Entrambe le ragazze sono poi andate in ospedale, dove i medici avrebbero riscontrato i segni degli abusi. Le due minorenni hanno accusato un gruppo di quattro ventenni, tre dei quali sono stati fermati dai carabinieri. Marginale sarebbe invece il ruolo del quarto indagato, un giovane di nazionalità etiope che avrebbe soltanto guidato l'auto. Gli indagati da parte loro hanno sempre negato ogni addebito, sostenendo che gli unici atti sessuali non consenzienti sarebbero stati compiuti dal giovane moldavo, sparito dall'Italia pochi giorni più tardi. A tutti e tre gli uomini fermati viene contestato il reato di violenza sessuale in concorso, anche se devono ancora essere chiariti ruoli e responsabilità nello specifico.

In Italia diminuiscono denunce ma preoccupa la gravità dei reati

Secondo i dati del ministero dell’Interno, nei primi sei mesi del 2018 le denunce per violenze sessuali e abusi sono scese, ma i reati restano gravissimi, tra le mura domestiche e non. Da gennaio a fine luglio di quest'anno sono 1646 le donne che hanno presentato denuncia. Rispetto allo stesso periodo del mese scorso il calo è di circa il 15%. Ad allarmare sono soprattutto le violenze subite da minorenni, ma anche la velocità con cui le vittime vengono adescate sul web.