Ponte Morandi, moncone ovest in gravi condizioni. Preoccupa il meteo

Cronaca
Il ponte Morandi (Getty Images)

Sospese tutte le operazioni di rimozione delle macerie a causa dell'allerta meteo sulla Liguria. Ferrazza e Brencich fuori dalla commissione: il primo ha dato le dimissioni, mentre al secondo ha revocato l'incarico Toninelli

Occhi puntanti sui due monconi del ponte Morandi rimasti in piedi. Le piogge e i forti venti fino a 100 chilometri all’ora attesi a Genova potrebbero minacciarne la stabilità. Per precauzione, le attività di rimozione delle macerie dal torrente Polcevera saranno sospese durante tutta la durata dell'allerta meteo gialla che durerà per tutta la giornata del 25 agosto.(IL CROLLO DEL PONTE - FUNERALI - FOTO - VIDEO).

La zona rossa non verrà ampliata

La 'zona rossa', già sufficientemente ampia per garantire la sicurezza, non sarà ampliata durante l'allerta ma nell'alveo del torrente Polcevera, dove giacciono ancora circa 1.200 metri cubi di macerie, saranno interrotti tutti i lavoro. Il torrente Polcevera è un bacino medio-grande quindi l'allerta gialla non dovrebbe provocare problemi ma il Comune ha predisposto un monitoraggio straordinario di tutti gli affluenti a monte del luogo della tragedia.

Uscita di scena di Brenchich e Ferrazza

E si risolve con l'uscita di scena dei due interessati la polemica sulla presenza nella commissione ispettiva del Mit di Brencich e Ferrazza: il primo ha dato le dimissioni, mentre al secondo ha revocato l'incarico Toninelli. Antonio Brencich, dopo aver rassegnato le dimissioni dalla commissione ispettiva del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha il compito di far luce sulle cause del crollo del Ponte Morandi, è intervenuto per chiarire la sua posizione: "La mia decisione di dimettermi coincide con una ragione di opportunità. Lo volevo fare già quattro giorni fa. Su questa vicenda si è alzata una questione politica, con la quale non ho nulla a che fare. Quindi, per ragioni di serietà, mi sono dimesso", ha dichiarato l’ingegnere. Il 23 agosto, invece, il ministro Danilo Toninelli ha dato mandato per la revoca dall'incarico di presidente della stessa commissione all'architetto Roberto Ferrazza, secondo ragioni di opportunità in relazione a tutte le istituzioni coinvolte in questa vicenda. "Vorrei cercare di capire - ha dichiarato Ferrazza - Ma prima di parlare dovrei ricevere una comunicazione del ministero, cosa che ancora non c'è stata". Ferrazza, che è provveditore delle opere pubbliche per il Piemonte, la Liguria e la Val d'Aosta, parteciperà oggi a una riunione in prefettura "con una disposizione d'animo aperta e serena sia pure - ha detto - con un ruolo che è messo in discussione se non revocato".

L’inchiesta prosegue

Intanto i periti incaricati dai pm affermano che anche le condizioni del moncone ovest del ponte Morandi "sono gravi, se non gravissime". L'inchiesta vedrà nei prossimi giorni i primi indagati, che potrebbero essere in tutto una ventina. Ma per ora "non c'à nessuna lista di nomi", ha ribadito il procuratore di Genova, Francesco Cozzi, che insieme all'aggiunto Paolo D'Ovidio coordina l'inchiesta sul crollo affidata ai pm Walter Cotugno e Massimo Terrile. Il fascicolo resta quindi a carico di ignoti per i reati di attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

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