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Morte parà Scieri, svolta nelle indagini 19 anni dopo: un arresto

Cronaca
Emanuele Scieri (foto d'archivio Ansa)

Fermato ex commilitone del giovane. Altri due indagati a piede libero, tra cui militare in servizio. Il 13 agosto '99 il 26enne arriva alla caserma Gamerra di Pisa. Scompare qualche ora dopo e il 16 agosto viene trovato morto. Procuratore: ipotesi aggressione "nonnismo"

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L'ombra del nonnismo sulla morte di un militare avvenuta nel 1999 in caserma (LA STORIA). Diciannove anni dopo ci sono un arresto e due indagati nel caso di Emanuele Scieri, trovato senza vita tre giorni dopo l'arrivo a Gamerra di Pisa, centro di addestramento della Folgore, per il servizio di leva. Il caso fino allo scorso anno era sato archiviato come suicidio. Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: "Bisogna arrivare alla verità".

L’accusa della procura: "Lasciato a terra agonizzante"

È la procura di Pisa a confermare che ci sarebbe il nonnismo dietro l'aggressione: gli autori avrebbero agito anche mentre Scieri era a terra. C’era tutto "il tempo per soccorrere Emanuele e per questo contestiamo l’omicidio volontario", "il giovane è stato lasciato agonizzante a terra", ha dichiarato il procuratore Alessandro Crini. "Questa dinamica - ha aggiunto - non è una nostra congettura ma ricavata dai vecchi accertamenti" messi in relazione con i risultati delle perizie effettuate dalla commissione parlamentare. Il procuratore ha poi spiegato che "la vicenda ha avuto un'accelerazione nella giornata di ieri perché una delle tre persone da tempo indagate stava per lasciare il territorio nazionale e sarebbe stato complicato riportarcelo".

Ai domiciliari un 39enne, militare in servizio tra indagati

Agli arresti domiciliari è finito un 39enne originario della provincia di Roma: da quanto emerso l'uomo, che vive e lavora negli Usa da diversi anni e ha anche il passaporto americano, era in Italia per una visita alla famiglia e sembra che stesse per ripartire per gli Stati Uniti. Nel 1999 prestava servizio in ferma prolungata nella brigata Folgore e aveva il grado di caporale. L'accusa ipotizzata dalla procura per lui e per gli altri due indagati, a piede libero, è di concorso in omicidio volontario. Le altre due persone coinvolte sono originarie di Roma e di Rimini e tra loro c'è un militare dell'esercito in servizio.

Morte in caserma

Emanuele Scieri, 26enne di Ragusa, laureato in giurisprudenza e praticante in uno studio legale, era arrivato a Gamerra il 13 gosto 1999. Era scomparso quella sera stessa e tre giorni dopo, il 16 agosto, era stato trovato senza vita ai piedi di una torre dismessa. 

Inchiesta archiviata per suicidio

La procura di Pisa ha riaperto l'inchiesta l'anno scorso, dopo che precedenti indagini erano state archiviate ipotizzando che il giovane si fosse tolto la vita. A escludere l'ipotesi del suicidio, oltre alla famiglia di Scieri, anche la commissione parlamentare d'inchiesta, istituita nel 2016 sulla morte del parà di leva e che ha concluso i suoi lavori a dicembre scorso. Secondo la commissione il giovane è stato aggredito.

La madre: "Vedo finalmente la luce della verità in fondo al tunnel"

"Sono incredulo, è stata un'emozione fortissima", ha commentato Francesco Scieri, fratello di Emanuele. "Ho sempre avuto fiducia che prima o poi si riuscisse ad afferrare il bandolo della matassa: adesso vedo finalmente la luce della verità in fondo al tunnel", ha detto invece Isabella Guarino, madre dei due. "Mi sento frastornata - ha aggiunto - per una notizia che attendevo da 19 anni. Sono stata avvisata da investigatori e magistrati con una telefonata, ma non conosco ancora dettagli".

Ministro Trenta: "A disposizione per far luce sull'episodio"

Dopo la svolta sulle indagini del caso Scieri, è intervenuto anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta: "In questo momento il mio primo pensiero va alla famiglia Scieri. Il ministero della Difesa in particolare - ha aggiunto - è a completa disposizione della magistratura, verso la quale nutre piena fiducia, per fare luce sull'episodio".