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La videolettera di Riccardo Bocca a Beppe Grillo

Cronaca

Il fondatore del Movimento 5 Stelle, in un vecchio spettacolo, aveva sparato a zero contro internet. Poi ha cambiato idea e ha basato sull'online il futuro del movimento politico

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La tecnologia sta radicalmente trasformando la nostra società. Ma le innovazioni ci hanno reso più efficienti o meno liberi? È stato il tema al centro della nuova puntata di "Hashtag24, l'attualità condivisa". La trasmissione è ideata e condotta dal vicedirettore di Sky TG24, Riccardo Bocca. Ospiti dell'undicesima puntata: la psichiatra e psicoterapeuta Gianna Autullo, l'attore, regista e scrittore Gioele Dix e il direttore di Wired.it Federico Ferrazza. 

La videolettera di Riccardo Bocca a Beppe Grillo

Carissimo Beppe Grillo, le invio questa videolettera perché lei rappresenta la sintesi esatta del rapporto contraddittorio tra esseri umani e tecnologia.

Basti pensare allo spettacolo del Duemila in cui sparava a zero contro Internet, reo di non essere diventato - parole sue - un “sistema democratico per farci lavorare meno”. Poi, lo sappiamo, ha cambiato idea. E non poco. Si è innamorato a tal punto del web e delle sue potenzialità da basare sull’online il futuro di un intero movimento politico.

Benissimo. Solo gli stolti, si sa, non cambiano mai opinione. Però la sua virata dal fronte dei tecno-scettici a quello degli ultra-convinti ha il sapore dell’estremo: prima mirato a denigrare il web, e poi invece concentrato a esaltarne il senso e la potenza. Un meccanismo utile per comunicare senza mediatori con la cittadinanza, non c’è dubbio, ma anche un approccio distante dalla realtà di cui dovremmo prendere definitivamente atto.

Ovvero che la tecnologia, di per sé, non è né buona né cattiva. Semplicemente è forma e sostanza di una rivoluzione a cui gli umani devono gioco forza adeguarsi. Uno strumento che impone a noi tutti un comportamento etico e responsabile. Quello, caro Grillo, che troppo spesso non avviene nel circo cinico della politica. Non trova?