La prima cosa che consiglia il professore Paolo Luciani, membro dell’associazione nazionale docenti, è di prepararsi per tempo. Se lo dovranno ricordare gli oltre 560mila studenti della scuola secondaria di primo grado che nelle prossime ore affronteranno l’esame
“Oportet studuisse, non studere”. Lo hanno ripetuto come un mantra per anni i professori cercando di convincere i propri studenti arrivati in affanno alla vigilia degli esami, che in fondo “bisognava aver studiato, non studiare”. Come dire che se non avevi aperto un libro per un anno, a poco sarebbe servito “lo studio matto e disperatissimo” dell’ultimo mese. E in effetti volendo fare un decalogo delle regole da seguire in vista degli esami, in questi giorni quelli di terza media, la prima cosa che consiglia il professore Paolo Luciani, docente di musica e membro dell’associazione nazionale docenti, è di prepararsi per tempo. Se lo dovranno ricordare gli oltre 560mila studenti della scuola secondaria di primo grado che, in base alle date decise dai singoli istituti, nelle prossime ore affronteranno l’esame, quest’anno riformato secondo le indicazioni contenute in uno degli otto decreti attuativi della Legge sulla Buona Scuola.
Le novità e le prove
Tra le novità c’è la prova nazionale Invalsi, che non fa più parte delle prove finali, ma si svolge in primavera e rappresenta piuttosto un requisito d’accesso all’esame, anche se non incide sul voto finale. Tre le prove scritte, matematica, italiano più la lingua straniera, e un colloquio, quest’anno di nuovo con una commissione interna, presidente compreso, che avrà l’obiettivo di valutare il livello di conoscenze e abilità degli studenti con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di pensiero critico e soprattutto di collegamento tra le varie discipline.
E allora ecco qualche consiglio del professor Luciani rivolto agli studenti e anche alle loro famiglie per arrivare preparati al fatidico giorno:
1- Evitate di affannarvi sui libri all’ultimo momento. Ricordatevi piuttosto di prepararvi per tempo, ricordando però che non sarà l’esame a decidere la vostra vita.
2- Leggete i quotidiani soprattutto nei giorni immediatamente precedenti all’esame. Trovare collegamenti anche con l’attualità potrà stimolare la discussione in sede e sarà un buon metro per valutare anche il livello di maturità raggiunta dallo studente.
3- Preparate un percorso multidisciplinare che abbia un filo conduttore partendo da qualcosa che vi abbia colpito durante il percorso scolastico.
4- Cercate di spaziare il più possibile, senza restare troppo legati alle sole materie scolastiche. Largo quindi anche al cinema, alla musica e perché no allo sport (un mondiale per esempio potrebbe essere uno spunto storico da cui partire).
5- Studiate sempre in orari diurni, senza sottrarre ore al sonno. Arrivare lucidi e riposati all’esame è importante quanto arrivare preparati.
6- Il giorno prima cercate di svagarvi qualche ora. Stemperare la tensione potrà solo aiutarvi.
7- (Ai genitori) Non sminuite l’ansia dei vostri figli ma rispettatela. Anche questo sentimento, legittimo, aiuta a crescere e a maturare.
8- Non fissatevi sul voto, non è tutto.
In bocca al lupo.