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Mondo di Mezzo, 20 rinvii a giudizio e una condanna

Cronaca
Foto: Archivio Ansa

Il gup di Roma ha deciso i provvedimenti riguardanti uno dei filoni dell’inchiesta. A processo, che comincia il 19 settembre, vanno anche l'ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio, l'ex dg di Ama, Giovanni Fiscon e il ras delle coop Salvatore Buzzi

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Venti rinvii a giudizio e una condanna ad un anno di reclusione in abbreviato. È quanto deciso dal gup di Roma, in uno dei filoni (il terzo) dell'inchiesta sul Mondo di mezzo. Il processo inizierà il prossimo 19 settembre e vedrà coinvolti, tra gli altri, anche l'ex capogruppo Pd in Campidoglio Francesco D'Ausilio, l'ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon e il ras delle coop Salvatore Buzzi. Contestati vari episodi, tra il 2011 ed il 2014, di corruzione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e finanziamento illecito. Un anno di reclusione, è già stato comminato invece per Emilio Gammuto con il rito abbreviato.

A processo un ex capogruppo Pd

Tra i nomi dei rinviati a giudizio spiccano quelli di Francesco D'Ausilio e del suo ex capo segreteria Salvatore Calogero Nucera, cui la Procura contesta i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e finanziamento illecito. I due avrebbero "facilitato sul piano politico istituzionale l'aggiudicazione delle procedure negoziate indette dal Dipartimento Tutela Ambiente" spendendosi in "dieci procedure negoziate riservate alle cooperative sociali e riferite a 10 lotti", ottenendo in cambio nel 2014, "la promessa di corresponsione del 5% del valore dei lotti assegnati con le 10 procedure negoziate citate". E poi, avendo posto la loro funzione al servizio "dei soggetti economici riconducibili al gruppo di Buzzi", avrebbero ricevuto almeno 12.240 euro, senza la deliberazione dell'organo sociale competente né l'iscrizione in bilancio".

Condannato Emilio Gammuto, collaboratore di Buzzi

Un anno di reclusione, in continuazione con una precedente condanna a 3 anni, è stato inflitto per un episodio di corruzione a Emilio Gammuto, già collaboratore di Buzzi, senza più l'aggravante di aver agevolato l'associazione di tipo mafioso. Nel filone di indagine sono coinvolti anche gli imprenditori Fabrizio Amore e Flavio Ciambella, Fabio Tancredi, ex direttore del decimo Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde-Protezione civile di Roma Capitale. A processo anche Nadia Cerrito, ex collaboratrice di Buzzi, Clelia Logorelli, quale dirigente preposto al settore verde di Eur spa, Giampaolo Cosimo De Pascali, appuntato dei carabinieri e all'epoca dei fatti in servizio presso l'Ufficio direzione Sovrintendenza centrale Servizi di Sicurezza, il presidente della cooperativa 'Capodarco' Maurizio Marotta. Per l'ex sindaco di Sant'Oreste Sergio Menichelli e Raniero Lucci (collaboratore di Buzzi) e Marco Placidi (ufficio tecnico comune di Sant'Oreste) il giudice ha disposto la trasmissione degli atti per competenza alla Procura di Tivoli.