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Roma, arrestate 10 persone per traffico droga dal Marocco all'Italia

Cronaca
L'arresto dei 10 sospettati è stato effettuato dai carabinieri di Roma Centro (archivio Getty Images)

I Carabinieri hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei membri di un gruppo criminale attivo nella capitale e in altre province italiane. Presi anche due pericolosi latitanti e sequestrati ingenti quantitativi di stupefacenti

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Una maxioperazione dei carabinieri ha sgominato un'organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga tra l'Italia e il Marocco, attraverso la Spagna. Il blitz ha portato all'arresto di 10 persone coinvolte nello smercio della droga - prevalentemente hashish - destinata alle principali piazze di spaccio romane, ma anche in altre province italiane.

Gli arresti effettuati dai militari

Dalle prime ore del 10 maggio i carabinieri della compagnia Roma Centro stanno eseguendo nelle province di Roma, Frosinone e Torino un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 10 persone: 7 marocchini, un algerino, un italiano e un albanese. Secondo quanto reso noto, il gruppo criminale trattava consistenti quantitativi di droga e utilizzava "raffinate tattiche" per nasconderla. In particolare, rivelano i militari, questa veniva occultata in autovetture parcheggiate in luoghi strategici per lo spaccio, oppure sotterrata in quantitativi di media rilevanza in parchi e aiuole per esser poi prelevata in singole dosi. In questo modo, i sospettati, avrebbero tentato di ridurre il "danno" in caso di intervento delle forze dell'ordine. Nel corso delle indagini sono stati individuati rapporti di alcuni indagati con esponenti di spicco del clan camorristico "Polverino-Orlando" di Marano di Napoli, arrivati a Roma per vari summit.

La droga diretta a Roma

L'operazione è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Centro, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e con il contributo della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. La droga veniva spacciata dai pusher dell'organizzazione nelle zone della movida romana come il Pigneto e Campo de' Fiori, ma anche in periferia. L'indagine ha preso le mosse da un episodio di violenza scoppiato nel quartiere romano di San Lorenzo. Qui, nel giugno del 2016, i cittadini marocchini attualmente indagati, dopo una violenta rissa, misero in fuga una banda di pusher tunisini che volevano insediarsi nella "loro" piazza di spaccio. Le indagini hanno portato a scoprire un sistema di controllo molto rigido che prevedeva interrogatori e violenze fisiche da parte dei capi ai pusher in caso di sospetto di 'infedeltà' o mancanza di cautela nella gestione dei propri compiti.

Arrestati due pericolosi latitanti

L'intera indagine ha consentito di accertare responsabilità nei confronti di 28 persone che sono state indagate, di eseguire altri 38 arresti in flagranza per spaccio e ha inoltre permesso il sequestro complessivo di 16 chili di hashish, 4 chili di marijuana e 7 di cocaina sull'intero territorio italiano. Sempre nel corso delle indagini sono stati arrestati in Spagna 2 pericolosi latitanti, colpiti da ordini di cattura internazionali per reati connessi agli stupefacenti. Uno di questi, italiano, è stato trovato in possesso di circa 200 chili di hashish e 3 chili di cocaina nella sua villa-bunker in Andalusia.