Massimo Ciociola, l'imprenditore italiano citato da Mark Zuckerberg nell'ultimo incontro ufficiale nel nostro Paese, ci parla del presente e del futuro delle start up
Lavoro a ogni costo è anche lanciarsi in un’avventura imprenditoriale mettendo in conto di non potere guadagnare subito, ma investendo sul proprio futuro con un pizzico di follia e tanta fatica. È il caso di tanti startupper italiani che come racconta a Sky TG24 Massimo Ciociola, Ceo e founder di Musixmatch, app di successo e catalogo online più vasto al mondo di testi di brani musicali, sono animati principalmente dalla voglia di avventura. “Non si può fare una start up pensando di realizzare immediatamente grossi ricavi - spiega -. Io nei primi tre anni dal lancio di Musixmatch non avevo uno stipendio decente. L’obiettivo è quello di avere un’idea di successo realizzarla e poi trovare qualcuno a cui venderla”.
“La ricetta vincente è pensare prima di tutto a costruire un team. Poi bisogna mettere in conto gli alti e bassi e sapere gestirli oltre ad avere la fortuna e la possibilità di potersi permettere di aspettare i frutti della propria fatica”, prosegue Ciociola, che è stato l’unico imprenditore italiano nominato da Zuckerberg nell’ultimo appuntamento italiano di Mr. Facebook nel nostro Paese.
E il futuro del lavoro, soprattutto in campo tech, come sarà per Ciociola? “L’impatto più significativo lo avrà l’intelligenza artificiale – conclude -. Anzi, sarà un impatto devastante che cancellerà un gran numero di lavori tradizionali, ma creerà altrettante nuove professionalità”.
“La ricetta vincente è pensare prima di tutto a costruire un team. Poi bisogna mettere in conto gli alti e bassi e sapere gestirli oltre ad avere la fortuna e la possibilità di potersi permettere di aspettare i frutti della propria fatica”, prosegue Ciociola, che è stato l’unico imprenditore italiano nominato da Zuckerberg nell’ultimo appuntamento italiano di Mr. Facebook nel nostro Paese.
E il futuro del lavoro, soprattutto in campo tech, come sarà per Ciociola? “L’impatto più significativo lo avrà l’intelligenza artificiale – conclude -. Anzi, sarà un impatto devastante che cancellerà un gran numero di lavori tradizionali, ma creerà altrettante nuove professionalità”.