In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

La videolettera di Riccardo Bocca a Giuliano Poletti

Cronaca

Il ministro, parlando degli incidenti sul lavoro, ha recentemente dichiarato che "bisogna migliorare la prevenzione e gli strumenti più efficienti per ridurre il rischio che accadano". Ma dall'inizio del'anno si registrano oltre 150 morti

Condividi:

Il nuovo lavoro tra opportunità e complessità è stato il tema centrale della terza puntata di "Hashtag24, l'attualità condivisa", andata in onda mercoledì 25 aprile su Sky TG24. La trasmissione, ideata e condotta dal vicedirettore di Sky TG24, Riccardo Bocca, va in onda ogni mercoledì alle 21 in diretta e in replica alle 23 su Sky TG24, canale diretto da Sarah Varetto, sui canali 100 e 500 di Sky, canale 50 del digitale terrestre e anche in streaming su SkyTG24.it.

La videolettera è stata inviata al ministro del lavoro, Giuliano Poletti. Dall'inizio del'anno i morti sul lavoro sono stati oltre 150. Occorrono, quindi, iniziative concrete come il rafforzamento delle misure di sicurezza o l'aumento del numero di ispettori sul lavoro. 

La videolettera di Riccardo Bocca

Carissimo Giuliano Poletti, le invio questa videolettera perché nei panni di ministro del Lavoro uscente lei ha fatto in tempo a ricevere una notizia preoccupante. Mi riferisco alle oltre 150 persone morte dall’inizio dell’anno a oggi mentre svolgevano il loro mestiere.

Un numero che pone domande importanti. Lei stesso, partecipando di recente a un incontro sul tema, ha ammesso che “bisogna migliorare la prevenzione e gli strumenti più efficienti per ridurre il rischio”.
Parole da sposare. Ma anche formule già utilizzate mille volte in passato, mentre la strage di lavoratori si riproponeva anno dopo anno.

Ora è il momento di agire: cioè di far coincidere la graduale ripresa economica con una serie di iniziative concrete. Come il rafforzamento delle misure di sicurezza. O il rinnovamento di macchinari a volte poco affidabili. O ancora, l’aumento del numero di ispettori alla sicurezza, falcidiato dai tagli dell’ultimo decennio.

Ma soprattutto, caro ministro Poletti, è prezioso ascoltare le parole di Franco Bettoni, il presidente dell’associazione nazionale invalidi del lavoro, il quale ha ricordato come “la salvaguardia della vita umana vada sempre anteposta a tutto”.
Potrebbe, per cortesia, girare questo messaggio anche al suo successore?