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La mia storia oltre le barriere, tra ruote bucate e amori fuori tempo

Cronaca

Iacopo Melio

Iacopo Melio, attivista per i diritti umani e autore del libro "Faccio salti altissimi", nel 2015 ha fondato la onlus #vorreiprendereiltreno. Obiettivo: sensibilizzare alla disabilità e all’abbattimento delle barriere architettoniche e culturali

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Non ho mai creduto all’esistenza del caso. Anzi. Penso che gran parte di quello che ci accade arrivi perché siamo stati noi a chiamarlo. Faber est suae quisque fortunae, come direbbero quelli «studiati». Ma non è una frase fatta, è pura verità.
C’è chi, da sempre, spende soldi per farsi prevedere il futuro. Io, invece, preferisco cercare di costruirmelo il futuro. A piccoli passi e a piccole dosi.
Ho una concezione molto buddista in questo senso: ogni avvenimento nel nostro cammino ha una causa che abbiamo provocato, come ogni pianta nasce e cresce da un seme che qualcuno deve pure aver messo nel terreno. Anche il fatto apparentemente più distante o scollegato dal nostro volere in qualche modo dipende da noi, da come lo riceviamo e decidiamo di affrontarlo, dalle scelte e dalle azioni di risposta.
Credo anche che ci sia una percentuale di percorso già segnato. Chiamatelo karma o destino o storia pre-scritta. Ma ci sono cose che vanno come devono andare e basta, semplicemente. Una di queste è stata #vorreiprendereiltreno, l’occasione più importante, forse, della mia vita.
Non è un caso, appunto, che una svolta simile sia arrivata in un momento difficile per me. #vorreiprendereiltreno è stata un’opportunità di riscatto, ma soprattutto una vera e propria terapia d’urto.
Immaginatevi: dopo un anno di attacchi di panico, durante i quali a malapena riuscivo a entrare in un’aula universitaria per il troppo affollamento e la conseguente fame d’aria, mi sono ritrovato «costretto» a parlare davanti a centinaia di persone in dibattiti pubblici o a finire in paginate intere di giornali nazionali, che solo l’idea mi faceva intorpidire ovunque e chiudere lo stomaco. Fiondato tra interviste e incontri, relazioni da stringere e appuntamenti da programmare. Ogni giorno, per tutto il giorno.
Mi restavano a quel punto due opzioni: crollare emotivamente o farne una via per risalire. Per fortuna ho scelto la seconda.

#vorreiprendereiltreno nasce come campagna di sensibilizzazione. Una provocazione lanciata il 20 giugno 2014 in risposta a un tweet dell’ex ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza, membro del governo Letta:
«Buongiorno, oggi di ritorno da Roma con un treno magnifico partito alle sei #ioprendoiltreno farò lezione alle 11 alla Scuola Sant’Anna.»
Scriveva così l’onorevole Carrozza. Ironia della sorte, c’era il suo cognome a fare pendant con la tematica. E così in quell’hashtag, #ioprendoiltreno, lessi tutta la sua legittima voglia di sottolineare quanto, nello svolgere il suo lavoro, non godesse di particolari privilegi: prendeva il treno, e lo faceva «come tutti». Era questo il suo messaggio. Prendeva un mezzo come i cittadini comuni e non un’auto blu con autista al volante.
Già, ma i disabili? Chi ci pensa a quei quattro milioni e poco più di persone che ogni giorno faticano ad accedere a servizi basilari e oggi dati per scontati, come appunto il trasporto pubblico? Cittadini con gli stessi diritti e doveri, che sulla carrozza di un treno dovrebbero poter salire per andare comodamente al lavoro, a scuola, in vacanza o dove gli pare, senza essere costretti a vivere infinite odissee.
Non sarebbe bellissimo se tutti potessero lamentarsi dei ritardi o degli scioperi, della sporcizia o dell’affollamento, del caldo asfissiante o dell’aria condizionata sparata al massimo? Significherebbe che tutti possono fare dei mezzi pubblici lo stesso, identico, uso.
Così, senza pensarci un attimo, le risposi a caldo: «I treni di noi plebei non sono mai magnifici, soprattutto per noi disabili che di rado li troviamo attrezzati. #vorreiprendereiltreno».

© 2018 Mondadori, tutti i diritti riservati

Tratto dal libro di Iacopo Melio

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Mondadori -  Biografie e Memoir176 pagine, 18,00 euro

 

IACOPO MELIO (San Miniato, 1992) vive nella campagna toscana, a Cerreto Guidi, e studia scienze politiche presso la Scuola «Cesare Alfieri» di Firenze. Grazie alla onlus #vorreiprendereiltreno, che ha fondato nel 2015, è diventato un punto di riferimento nazionale per la disabilità. Lavora come giornalista freelance per «Fanpage.it» e per altre testate online. Nel 2016 ha pubblicato Parigi XXI (Miraggi Edizioni). La sua pagina Facebook conta oltre 600mila followers