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Cinque Terre, parte il progetto per riaprire la Via dell'Amore

Cronaca
Veduta sulle Cinque Terre, in Liguria (Getty Images)

Primo passo per riaprire completamente, dopo 6 anni, una delle "passeggiate" liguri più apprezzate al mondo. Il sentiero venne chiuso nel settembre 2012, a causa di una frana in cui rimasero ferite 4 turiste australiane

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A sei anni circa dalla chiusura è stato approvato il bando di gara per la progettazione della riapertura di via dell'Amore, nelle Cinque Terre. I lavori inizieranno nei primi mesi del 2019. Il sentiero patrimonio Unesco è chiuso dal 2012, da quando alcune rocce cadute dal versante ferirono alcune turiste. Una parziale riapertura, per un tratto adiacente a Manarola, è avvenuta nel 2015.

Parte progetto per riaprire la Via dell'Amore

"Finalmente ci avviciniamo alla risoluzione di un problema, riaprire questa via ci darà respiro anche per la gestione dei flussi turistici", ha detto il presidente facente funzioni del Parco Vincenzo Resasco, ribadendo il no al numero chiuso. Il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha invitato tutte le istituzioni a sedersi a un tavolo per l'individuazione "di un modello di sviluppo: un patto per le Cinque Terre che coinvolga gli operatori e che aiuti sindaci e imprese per migliorare la qualità, che non vuol dire selezionare il pubblico per prezzo ma offrire un'offerta migliore, integrata".

I fondi

Per la sistemazione della Via dell'Amore sono attualmente disponibili complessivamente 12 milioni, messi a disposizione da Regione e governo, "ma solo alla fine della progettazione capiremo se saranno sufficienti all'intero tratto, altrimenti procederemo per lotti", ha spiegato l'assessore Giacomo Giampedrone. La base d'asta della progettazione è di oltre 1 milione e 200mila euro. Presentati poi gli scenari di intervento per il ripristino del Sentiero Azzurro tra Manarola e Corniglia, prosecuzione naturale della Via dell'Amore. Si va da una ipotesi di messa in sicurezza complessiva, che comprende il recupero di terreni all'agricoltura terrazzati, da 14 milioni di euro, sino alla riapertura di un breve circuito per 1,9 milioni.