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No-Vax irrompono a presentazione libro Lorenzin: “Ammazzate bambini”

Cronaca
Beatrice Lorenzin (Foto: ANSA)

Alcuni esponenti dei movimenti contro i vaccini a Roma hanno interrotto l’evento dedicato al volume del ministro della Salute. La replica: “La scienza in Italia è diventata provocazione. Presenterò una querela”. Al via il portale dell'Iss contro le bufale

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Alcuni esponenti dei movimenti No-Vax hanno interrotto l'evento per la presentazione del libro "Per salute e per giustizia" del ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Delle persone sono entrate in sala urlando insulti all'indirizzo del ministro e contro le vaccinazioni: "Quanto vi danno per ammazzare i bambini?" e "Fuori i bambini". A quel punto Lorenzin ha detto che "la scienza è diventata in Italia non un qualcosa di normale ma provocazione" e ha annunciato una querela per diffamazione perché "non è possibile che la gente utilizzi tale violenza e non paghi".

“Sanzionate famiglie che non vaccinano per ideologia”

Il ministro era intervenuto anche in mattinata sul tema della scadenza del 10 marzo per la presentazione delle certificazioni di vaccinazione per le iscrizioni scolastiche, spiegando che “le uniche famiglie che saranno sanzionate sono quelle che non hanno voluto vaccinare i figli per motivi ideologici”. "Ci sarà un'applicazione pedissequa della legge - ha detto a margine della presentazione del portale ISSalute, dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) - Chi pensava che non facessimo sul serio si sbagliava di grosso". Lorenzin ha specificato che “per chi ha avuto, per motivi di calendario vaccinale, per malattia, per incapacità delle Asl, un rinvio a dopo il 10 marzo non c'è alcun problema”, e ha rivolto un appello alle mamme: “Non abbiate paura delle vaccinazioni non vi fate imbonire da questi ciarlatani, venditori di fumo, la vaccinazione è il sistema più sicuro che abbiamo per mettere in sicurezza i nostri figli. Fidiamoci dei nostri medici".

Il portale dell’Iss contro le bufale

E proprio l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha dedicato un'apposita sezione del portale ISSalute a "Bufale e falsi miti" sulla salute: una mossa importante anche alla luce dei dati del Censis secondo cui un italiano su tre naviga in rete per ottenere informazioni mediche e, di questi, oltre il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie. L’Iss ha smascherato 150 bufale tra quelle più diffuse e le ha inserite accostandole a spiegazioni scientifiche che ne evidenziano l'infondatezza. Ma ogni giorno una nuova se ne aggiunge. "Scendiamo in campo contro le bufale online - ha detto Walter Ricciardi, presidente Iss - Vogliamo offrire ai cittadini che sempre più spesso consultano il web per motivi di salute, trovando tutto e il contrario di tutto, un approdo sicuro, un punto di riferimento rigoroso e autorevole".

Le bufale più diffuse

Secondo quanto riportato dall’Iss, una delle fake news più popolari è quella secondo cui lo zucchero di canna apporterebbe maggiori benefici rispetto a quello bianco. In realtà, entrambi contengono esattamente la stessa molecola, il saccarosio, e il processo industriale al quale viene sottoposto lo zucchero per diventare bianco non lo danneggia. E ancora: il fatto che mangiare spinaci possa aiutare per una carenza di ferro è falso, perché gran parte del ferro in essi contenuto è inutilizzabile come nutriente perché presente insieme a sostanze che ne inibiscono l'assorbimento nell'intestino. Altre fake news? Le medicine alternative sono più sicure ed efficaci, il sole abbassa la pressione perciò può sostituire i farmaci contro l'ipertensione o, ancora, un classico della letteratura antiscientifica: le cure per i tumori esistono, ma non ce le vogliono dare.