In Evidenza
Altre sezioni
altro

Usura con tassi oltre il 400%: padre e figlio arrestati nel Reggino

Cronaca
Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati circa 5.500 euro (Archivio Fotogramma)

I provvedimenti sono il risultato di un'inchiesta avviata a seguito della denuncia di un commerciante locale che aveva chiesto un prestito alle due persone individuate dalle forze dell'ordine

Condividi:

Dopo aver concesso un prestito di alcune migliaia di euro, avevano preteso la restituzione della somma con tassi di interesse del 20% mensile che, in caso di dilazione del pagamento, aumentavano arrivando anche a oltre il 400% su base annua. Per questo i carabinieri hanno arrestato nel Reggino un 59enne di Taurianova e suo figlio, 38enne di Cittanova. I due sono ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di usura aggravata, estorsione e lesioni aggravate, e sono stati trasferiti nella casa circondariale di Reggio Calabria.

La denuncia

I due soggetti coinvolti hanno precedenti di polizia e il loro arresto è il risultato di un'inchiesta svolta dalla stazione dei carabinieri e dal nucleo operativo e radiomobile di Taurianova, dopo la denuncia di un commerciante locale. Quest'ultimo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, fin dal 2006 si sarebbe trovato in una difficile situazione economica e si sarebbe rivolto ai due uomini per ottenere prestiti di denaro, che complessivamente ammonterebbero a 14mila euro.

Minacce e violenze

A fronte del prestito, i due usurai hanno praticato tassi d'interesse sempre più esosi: secondo i militari per estinguere il debito avrebbero complessivamente preteso circa 40mila euro. La vittima avrebbe pure subito aggressioni, minacce di morte (anche ai suoi familiari) e altre violenze affinché restituisse il denaro con tutti gli interessi. In un'occasione gli sarebbe stato impedito di allontanarsi con la sua autovettura danneggiata dagli usurai con calci violenti e in un'altra circostanza l'uomo sarebbe stato raggiunto in casa e colpito ripetutamente.

Le perquisizioni

Con la denuncia del commerciante, i carabinieri sono riusciti a documentare le responsabilità dei due arrestati. Nel corso delle perquisizioni effettuate sono stati sequestrati circa 5.500 euro in contanti, ritenuti proventi dell'attività illecita.