Venezia, conto da 1100 euro. Sindaco Brugnaro: bisogna chiedere scusa
CronacaIl primo cittadino della città lagunare è tornato a commentare la vicenda dei 4 studenti giapponesi che avevano ordinato 4 bistecche e altrettante fritture in un’osteria vicino a piazza San Marco: “Per me c'erano gli estremi di una truffa”
“Se è andata come hanno raccontato i 4 ragazzi giapponesi evidentemente bisogna chiedere loro solo scusa”. Interviene così il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro sulla vicenda del maxiconto ricevuto da alcuni studenti in un’osteria vicina a piazza San Marco: "Li chiamerò o li incontrerò e chiederò loro come sia stato possibile che abbiano strisciato la carta di credito spendendo 1.100 euro per 4 bistecche”.
“Per me c’erano estremi per truffa”
Mentre gli accertamenti sul locale sono ancora in corso, Brugnaro dice che “se ci sono delinquenti o stupidi è giusto colpirli. Abbiamo eseguito un'ispezione nella trattoria e abbiamo fatto delle multe abbastanza elevate”. E aggiunge: “Mi sarebbe piaciuto verificare se ci fossero gli estremi della truffa, che per me c'erano, ma sarebbe servita la denuncia; gli studenti hanno presentato 'solo' una segnalazione purtroppo. È chiaro che noi siamo i primi interessati a far fuori ed eliminare commercialmente questo tipo di situazioni scorrette".
“Tante persone lavorano bene”
Il primo cittadino ammette che “la figuraccia dal punto di vista internazionale c'è stata, ma è vero che ci sono persone che la buttano in strumentalizzazione e che sembrano godere dei difetti che Venezia, come tutte le grandi città, ha.” Tuttavia, sottolinea, “un episodio negativo non può inficiare il lavoro di tante persone".
La vicenda
La notizia risale al 21 gennaio scorso quando alcuni studenti giapponesi dell’Università di Bologna, in gita nella città lagunare, si sono visti recapitare lo scontrino da oltre mille euro dopo aver consumato quattro bistecche, altrettante fritture e dell’acqua. A rendere pubblica la vicenda è stato Marco Gasparinetti, portavoce della piattaforma civica “Gruppo 25 Aprile”, che ha riferito di aver saputo i fatti dalla guida turistica che accompagnava i quattro turisti. Il gestore della trattoria, dal canto suo, ha detto di non ricordare “di avere avuto problemi con clienti giapponesi in questi giorni”.