Neve, Cervinia non è più isolata: riaperta strada che porta in paese
CronacaL'arteria stradale, che conduce alla località sciistica, è rimasta chiusa per 21 ore a causa del pericolo valanghe. La situazione meteo è migliorata ma nel weekend sono previste altre precipitazioni
Stop all’isolamento di Cervinia. Dopo 21 ore di isolamento, poco prima delle 14 di venerdì le prime auto di turisti in partenza da Breuil-Cervinia hanno potuto lasciare la località e transitare sulla strada che porta a valle. La viabilità era stata bloccata alle 17 di giovedì per il pericolo che alcune slavine potessero raggiunge la regionale. In queste ore si sono formate lunghe code sia per uscire che per raggiungere il paese del GranBecca.
I sopralluoghi
In mattinata, alcune guide alpine e funzionari della Protezione civile della Valle d'Aosta hanno effettuato una serie di sopralluoghi lungo la strada regionale che porta a Breuil-Cervinia per valutare il pericolo valanghe. La strada di accesso alla località è stata chiusa nella giornata di giovedì, 4 gennaio, dopo la caduta di due slavine. La località è rimasta isolata tutta la notte tra giovedì e venerdì dopo che sul paese sono caduti due metri di neve. Oltre ai residenti, nella località sciistica sono presenti circa 10mila turisti. La situazione è in miglioramento con ampie schiarite, ma per il weekend della Befana è prevista una nuova perturbazione con altra neve e precipitazioni diffuse soprattutto tra domenica e lunedì. A tutto questo si è aggiunto il pericolo valanghe, arrivato al grado 4-forte (su una scala di 5). La Protezione civile regionale ha invitato a non stare all’aperto se non strettamente necessario.
Cadute diverse valanghe
Nel corso della giornata di giovedì il pericolo valanghe era salito al grado 4-forte e dopo la caduta di due slavine, una delle quali ha raggiunto la carreggiata, la strada di accesso alla località è stata chiusa. Una colata, di piccole dimensioni, è caduta vicino a un albergo a Cervinia, senza provocare danni. La Protezione civile regionale aveva invitato in ogni caso a non stare all’aperto e fino a metà pomeriggio gli sciatori che dovevano rientrare a casa sono stati invitati a partire. I forti venti da Nord-Ovest hanno portato giovedì una intensa perturbazione con molta neve in alta quota: valanghe, anche di grandi dimensioni, sono cadute senza conseguenze sopra Courmayeur, a Valsavarenche, ad Ayas, a Rhemes e a Oyace.
Maltempo anche al sud
Nel Sud Italia sono state invece le raffiche di vento a causare problemi. In Sicilia si sono registrati alcuni disagi nella circolazione: l’autostrada Catania-Messina ha subìto delle interruzioni a causa della caduta, dovuta al forte vento, di diversi alberi, compreso uno secolare. Per tutelare l’incolumità pubblica il sindaco di Catania Enzo Bianco ha disposto la chiusura del Giardino Bellini e dei parchi e cimiteri comunali. In Calabria il traffico ferroviario sulla linea ionica si è fermato due volte, sempre a causa di alberi sradicati dal vento, provocando pesanti rallentamenti e cancellazioni per treni regionali e Intercity. Maltempo anche a Catanzaro con gravi danni alle residenze dell’Università Magna Grecia. La Protezione civile regionale ha consigliato di seguire le linee guida previste in caso di forti venti e mareggiate, mentre quella della Prefettura di Reggio Calabria ha istituito un’unità di crisi per monitorare la situazione che si è rivelata critica in diversi comuni.
Disagi per i traghetti verso la Sardegna
Nella giornata di giovedì proprio le mareggiate hanno provocato diversi problemi ai collegamenti marittimi con la Sardegna: il vento e il mare agitato hanno impedito al traghetto Sardinia Ferries proveniente da Livorno di attraccare a Golfo Aranci: la nave è stata dirottata a Olbia. A Porto Torres, dove il traghetto Tirrenia proveniente da Genova ha accumulato circa 90 minuti di ritardo. Una coppia di diportisti romani, sorpresi da condizioni meteo proibitive, è stata recuperata dagli uomini della capitaneria di porto di La Maddalena a circa 20 miglia nautiche ad Est della Corsica.