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Pantheon, ingresso a pagamento: dal 2 maggio la visita costerà 2 euro

Cronaca
Il buco nella cupola, unico punto da cui entra la luce nel Pantheon (Getty Images)

Accordo per il 2018, Franceschini: "Soldi necessari per manutenzione e sicurezza”. L'accesso al monumento romano continuerà a essere libero per ragioni di culto

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A partire dal 2 maggio 2018, l'entrata al Pantheon sarà a pagamento: 2 euro per visitare il monumento di Roma che, secondo la leggenda, sorge sul luogo della scomparsa di Romolo.

Soldi per la manutenzione  

L'accordo che prevede un biglietto d'ingresso alla struttura, fino ad oggi liberamente accessibile, è stato firmato nella mattinata di lunedì 11 dicembre tra il Vicariato e il Mibact, alla presenza dello stesso ministro dei Beni culturali e del vicario per la diocesi di Roma, monsignor Angelo De Donatis. Come ricordato dal ministro Franceschini, già all'inizio del novembre scorso, i soldi raccolti con i ticket per i turisti serviranno a far fronte a una migliore valorizzazione e tutela del monumento e alle spese di manutenzione, oltre che a garantire una maggiore sicurezza delle visite.

Accesso libero per il culto

A firmare l'accordo – come informa una nota ministeriale – sono stati il direttore generale dei Musei del Mibact, Antonio Lampis, e il camerlengo, Monsignor Angelo Frigerio. L'accesso al Pantheon continuerà a essere libero per l'esercizio del culto e delle attività religiose. Sempre in base all'accordo, secondo quanto riportano le principali agenzie di stampa, "sarà cura del Mibact fornire adeguata informativa ai visitatori circa la sospensione delle visite turistiche durante le attività di religione e di culto liberamente programmate dall'Autorità ecclesiastica".

La leggenda del Pantheon

Come ricorda anche il sito Internet del comune di Roma, la leggenda narra che il Pantheon – edificato nel 27 a.C. e fatto ricostruire da Adriano tra il 120 e il 124 d.C. – sorge nel luogo in cui il fondatore della città eterna, durante un temporale, venne avvolto da una nuvola per poi scomparire per sempre. Unica fonte di luce dell'intera struttura è il grande foro al centro della cupola (alta 43 metri, la più grande costruita nell'antichità), dalla quale entra anche la pioggia. In passato il monumento, che sorge in una delle zone più basse della capitale e ogni anno riceve oltre sette milioni di visite, è stato anche vittima delle alluvioni causate dallo straripamento del Tevere.