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Omicidio Rosboch, condanna a 30 anni per l'ex allievo

Cronaca

Il 22enne Gabriele Defilippi è stato giudicato colpevole della morte dell'ex insegnante. Il procuratore aveva chiesto l'ergastolo. Pena di 19 anni al complice, Roberto Obert. La vittima scomparve da Castellamonte (Ivrea) il 13 gennaio 2016 e fu ritrovata il 19 febbraio

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Trent'anni di carcere è la condanna inflitta a Gabriele Defilippi, il 22enne processato a Ivrea per l'omicidio dell'insegnante Gloria Rosboch. Per il presunto complice di Defilippi, Roberto Obert, 54 anni, la pena è di 19 anni. Il giudice ha inoltre accolto il patteggiamento a 1 anno e 11 mesi per Efisia Rossignoli, amante di Gabriele e complice della truffa ai danni della vittima e rinviato a giudizio la madre del ragazzo, Caterina Abbattista, che ha scelto il rito ordinario e che sarà processata il prossimo 17 ottobre.

Truffa da 187mila euro

Secondo la ricostruzione del pm Giuseppe Ferrando, Gloria Rosboch voleva denunciare Defilippi per una truffa da 187 mila euro. La donna scomparve da Castellamonte il 13 gennaio 2016 e fu ritrovata il 19 febbraio successivo nella cisterna di una discarica abbandonata nelle campagne di Rivara, a pochi chilometri. 

La mamma: condanna bassa

La sentenza del Tribunale di Ivrea non soddisfa però la famiglia della vittima: "La condanna è troppo bassa" ha dichiarato la mamma di Gloria Rosboch. "L'ergastolo -  aggiunge il suo legale di parte civile, Stefano Caniglia -  così come richiesto dal pm, ci sembrava più adeguato".

Il pm aveva chiesto l'ergastolo

Una spiegazione alla decisione del giudice prova intanto a darla il pubblico ministero Giuseppe Ferrando: "Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza - afferma  -  ma è possibile che abbia influito la giovane età di Gabriele".

La difesa: Defilippi merita una possibilità

E questa è anche la tesi sostenuta da Giorgio Piazzese, avvocato di Gabriele Defilippi, che commenta: "Siamo riusciti a far comprendere al tribunale che, al di là delle istanze soltanto repressive dell'opinione pubblica, il 22enne può essere restituito alla società civile e merita di avere una seconda opportunità quando sarà entrato in un'altra fase della propria vita".