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Un'azienda per imporre il pizzo ai commercianti, 15 arresti a Ragusa

Cronaca
L'azienda, riconducibile alla Stidda, produceva e commercializzava cassette, bancali e vaschette in plastica (Getty Images)

Secondo la Procura di Catania, i dipendenti di una società di Vittoria compivano estorsioni nei confronti di imprenditori del mercato ortofrutticolo del luogo. Gli uomini farebbero parte della 'Stidda', un’organizzazione mafiosa operante nel Ragusano

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Avevano aperto un'azienda specializzata in cassette, bancali e vaschette in plastica, attraverso la quale compivano estorsioni nei confronti di imprenditori del mercato ortofrutticolo di Vittoria, in provincia di Ragusa. Carabinieri e Polizia di Stato, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 15 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni e intestazione fittizia di beni. Gli uomini, secondo il Dipartimento distrettuale antimafia della Procura di Catania, farebbero parte della 'Stidda' di Vittoria e costringevano con metodi mafiosi i clienti della società a comprare i propri prodotti. 

L'operazione 'Survivors'

L'azienda è stata sequestrata insieme a due serre di circa 20mila metri quadri, intestate fittiziamente a due prestanome e con un valore di circa 50mila euro. Dagli elementi raccolti durante l'operazione, denominata 'Survivors', la sede dell'azienda era anche utilizzata come quartier generale per le riunioni e la pianificazione di attività criminali. Secondo quanto accertato, nonostante i sodali operassero in maniera tipicamente mafiosa, non sono state riscontrate condotte violente o minacce eclatanti. Da quanto emerso dalle attività d’indagine, il gruppo si avvaleva prevalentemente dell'intimidazione, sfruttando il "riconosciuto carisma criminale" consolidato sul territorio. Per chiudere un affare i dipendenti dell’azienda, secondo gli inquirenti, avanzavano alle vittime la richiesta di un 'regalo per la famiglia' e in particolare per i detenuti: "Siamo della famiglia. Devi consegnarci 5mila euro".

Collaborazione e timore di ritorsioni

I dettagli dell'operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Catania, nell'ambito della quale il Procuratore della Repubblica del Capoluogo etneo e quello di Ragusa, Carmelo Zuccaro e Carmelo Petralia, hanno ricostruito la storia della 'Stidda'. Operativa nel territorio di Vittoria dal 1985, questa cosca mafiosa è stata fondata da Carmelo Dominante con la collaborazione dai fratelli Claudio, Bruno e Silvio Carbonaro, poi divenuti collaboratori di giustizia. La reggenza dell'associazione, secondo i due procuratori, negli anni era passata a Giambattista Ventura, che è stato oggetto di uno dei provvedimenti restrittivi dell’operazione 'Survivors', e che era già stato condannato per le intimidazioni al giornalista Paolo Borrometi. Durante la conferenza stampa è emerso che gli investigatori hanno potuto contare sulla collaborazione solamente di alcune delle vittime di estorsioni. La maggior parte, infatti, ha preferito non denunciare, probabilmente per timore di ritorsioni. Di contro le Procure hanno potuto avvalersi delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, che hanno descritto le attività criminali dell'organizzazione. Parole che hanno trovato riscontri in diverse intercettazioni telefoniche ed ambientali e in alcune videoriprese di incontri e riunioni tra gli associati.