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Strage Gargano, procuratore Roberti: mafia pugliese molto pericolosa

Cronaca

"Gruppi pericolosi e sanguinari, che devono essere contrastati in modo adeguato“, dice il procuratore antimafia a Sky TG24. Che aggiunge: "In 30 anni ci sono stati 300 morti; l’80% dei delitti è rimasto impunito”

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"Gruppi mafiosi pericolosi, sanguinari, che commettono azioni efferate e che devono essere contrastati in modo adeguato”. Questo il ritratto della criminalità nel Gargano tracciato a Sky TG24 dal Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti (INTERVISTA INTEGRALE), all’indomani dell’agguato nelle campagne di San Marco in Lamis in cui è stato ucciso un boss mafioso con altre tre persone. “Questa forma di criminalità foggiana, è stata considerata troppo a lungo una 'mafia di serie B. Questo fenomeno – ripete -  è stato trascurato troppo a lungo".

300 morti in 30 anni

Le organizzazioni criminali del territorio pugliese “in questo momento sono dedite a traffico di droga che proviene soprattutto dall’Albania. Il controllo di questi traffici produce profitti illeciti enormi, che scatena appetiti criminali enormi. In questo momento, precisa, la faida è determinata proprio da questi traffici di droga”.

Più in generale, le faide tra clan nel Gargano vanno avanti da 30 anni; si contano 300 omicidi di cui l’80% è rimasto impunito.