Arresti Antiracket in Salento, indagato assessore del Comune di Lecce
CronacaAttilio Monosi è accusato di concorso in truffa aggravata nell’inchiesta che ha toccato l’Associazione per le vittime del racket e ha portato all’arresto della presidente Maria Antonietta Gualtieri, la quale si sarebbe appropriata indebitamente di due milioni di euro
L'assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi (Direzione Italia), è indagato per concorso in truffa aggravata nell'inchiesta che ha portato oggi all'arresto della presidente dell'Associazione Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, e di altre tre persone. La donna è ritenuta responsabile di truffa aggravata, peculato e frode nella percezione di fondi pubblici destinati alle vittime del racket e dell'usura.
L’assessore e le pratiche comunali
Per Monosi, candidato consigliere alle prossime amministrative, il gip ha stabilito il divieto di ricoprire cariche pubbliche su richiesta dei sostituti procuratori Massimiliano Carducci e Roberta Licci. La posizione dell’assessore, che oggi avrebbe dovuto presentare la sua lista per le elezioni, non avrebbe a che fare con l'operato di Maria Antonietta Gualtieri ma riguarderebbe pratiche comunali fatte per agevolare i pagamenti di lavori effettuati nella sede dell'Associazione Antiracket.
La presidente e i due milioni di euro
Maria Antonietta Gualtieri, presidente della Associazione antiracket Salento, leccese di 62 anni, è accusata di aver percepito indebitamente dal 2012 oltre due milioni di euro, assegnati all'Associazione del Salento dall’ufficio del commissario straordinario antiracket istituito presso il ministero dell'Interno e sequestrati oggi dai finanzieri.
L'operazione della Gdf: 40 indagati
L’operazione condotta questa mattina dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria ha portato in totale all'esecuzione di quattro misure cautelari di cui tre in carcere. Gli arrestati, oltre alla presidente dell’Associazione, sono il coordinatore dell'Ufficio Patrimonio del Comune di Lecce, Pasquale Gorgoni, un ex ex dirigente del settore finanziario, Giuseppe Maccarelli, e Serena Politi, la segretaria dell'associazione antiracket che ha però ottenuto i domiciliari. L’interdizione ai pubblici uffici è stata notificata anche a sette dipendenti dell'Associazione, mentre sono 40 le persone indagate.