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Vacanze Pasqua, ministro Franceschini: record di turisti in Italia

Cronaca
Turisti al Colosseo (Lapresse)

Il titolare dei Beni culturali ha sottolineato che i musei aperti hanno attirato un boom di stranieri nelle città d’arte. Forte crescita per le attrazioni del Mezzogiorno. Coldiretti: gita fuoriporta per 15 mln di italiani, 500mila persone nelle zone colpite dal sisma

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"Boom del turismo internazionale in Italia in queste vacanze Pasquali”. L’annuncio su Twitter è del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini secondo cui “i turisti stranieri hanno invaso tutte le nostre città d’arte".

Numeri record per i musei a Pasqua 

"I numeri dei musei (quelli statali tutti aperti anche il giorno di Pasquetta) e le prenotazioni alberghiere segnano un crescita fortissima", spiega il ministro "ma soprattutto indicano che l'aumento più forte non è nelle tradizionali grandi capitali del turismo internazionale ma nei luoghi minori, nelle città d'arte e nel mezzogiorno, ad iniziare da Napoli e Palermo che registrano veri e propri boom di presenze". Il ministro ha aggiunto che "gli investimenti in cultura e turismo sono per l'Italia il più grande contributo possibile alla crescita e alla creazione di posti posti di lavoro".

Presenze record in Campania: 

Coldiretti: 15 milioni di italiani in gita

Per le vacanze pasquali non si sono mossi solo i turisti stranieri. Secondo un’analisi Coldiretti/Ixè, sono 15 milioni gli italiani che nel giorno di Pasquetta hanno scelto di fare una gita fuori porta. Circa trecentomila gli ospiti stimati negli agriturismi italiani.

I controlli di sicurezza a Pasquetta:

Tante presenze nelle zone terremotate

La stessa indagine ha rivelato che quasi mezzo milione di italiani ha deciso di trascorrere nelle aree terremotate almeno parte delle vacanze di Pasqua, Pasquetta e dei ponti primaverili. Si tratta soprattutto di persone di età compresa tra 35 ai 44 anni. L'arrivo di turisti stranieri è invece crollato in queste zone e l'agriturismo è uno dei settori più danneggiati dal terremoto, con un crollo di oltre il 90% degli arrivi nelle aziende agricole situate nelle aree del cratere.