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Addio a Carlo Riva, patron dei motoscafi di lusso

Cronaca
Carlo Riva (Fotogramma)

L'ingegnere, pioniere della nautica mondiale, si è spento a 95 anni nella sua casa di Sarnico, nella Bergamasca

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E' morto questa mattina, nella sua casa di Sarnico, nella Bergamasca, l'ingegner Carlo Riva, pioniere della nautica mondiale e patron della società di costruzione dei famosi motoscafi di lusso che porta il suo cognome. Aveva 95 anni.

 

Il cantiere di Sarnico - A Sarnico (Bergamo), località sul lago d'Iseo dove Riva abitava, ha sede il cantiere navale fondato nel 1842 dal suo bisnonno, Pietro. Entrato nell’azienda di famiglia, fu Carlo Riva, nel 1954, a inaugurare il nuovo avveniristico cantiere, ancora oggi tutelato dalla Sovrintendenza ai Beni Artistici e Architettonici. Negli stessi anni trasformò l'idea stessa di barca: da strumento di lavoro, mezzo di trasporto merci e passeggeri o "bolide" da competizione nelle prime gare in acqua, a oggetto di piacere e lusso, creando un prodotto unico per estetica e funzione, eleganza e cura dei particolari. Le creazioni Riva divengono oggetti del desiderio di famiglie reali, attori e campioni dello sport, uomini d'affari e celebrità del cinema. Tra i tanti: Sophia Loren, Brigitte Bardot e Liz Taylor, Sean Connery e Jean Paul Belmondo, Richard Burton e Jackie Stewart.

 

Aquarama e altri modelli entrati nel mito - Nel decennio della rivoluzione industriale italiana, dominata dal mito della velocità  e delle auto da corsa l'ingegnere intercetta il fenomeno dando vita ad una serie di barche in legno comel'Ariston e il Tritone, primo bimotore, che precedono la mitica Aquarama, la barca con lo scafo in legno che, fin dalla sua presentazione nel 1962, diventò il simbolo stesso di Riva, addirittura 'un marchio nel marchio”. Sette anni dopo, nel 1969 un'altra pietra miliare segna la storia del leggendario marchio: inizia la produzione in vetroresina. Nascono i primi due modelli in composito. Fra gli anni '70 e '90 nascono, fra gli altri, il St. Tropez e il Superamerica, primo importante cabinato rimasto per oltre 20 anni sul mercato.

 

Dai Riva a Ferretti Group - Nel settembre 1969, Carlo Riva vende il cantiere alla statunitense Whittaker, mantenendo le cariche di Presidente e Direttore Generale, dalle quali si dimette nel luglio 1971. Le stesse cariche vengono assunte da Gino Gervasoni, suo partner sin dal 1950, e anche suo cognato. Nel 1989, a un anno dall'acquisto del cento per cento delle azioni della società Riva da parte del gruppo inglese Vickers, Gino Gervasoni lascia l'incarico dopo 41 anni di attività, sancendo la fine della presenza della famiglia nel cantiere. Ultimo passaggio di mano nel 2000, quando Ferretti Group acquisisce il Cantiere Riva.

 

Le reazioni - "Ci ha lasciato Carlo Riva, il più grande di tutti. Il mondo perde un geniale creatore di barche, un maestro di stile, un gigante della storia industriale e imprenditoriale della nostra Italia" le parole con cui Alberto Galassi, a.d. di Ferretti Group, ricorda Carlo Riva. La notizia della scomparsa di Riva è arrivata mentre si teneva la  conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del Salone, la numero 57, in programma dal 21 al 27 settembre a Genova. "Credo sarete tutti d'accordo se decidiamo di dedicare la 57esima edizione del Salone internazionale della nautica a Carlo Riva" ha commentato Carla Demaria, presidente di Ucina, la Confindustria nautica.