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Frutti di mare pericolosi, maxi sequestro a Pozzuoli

Cronaca
Una tonnellata di frutti di mare, dal valore di 20mila euro, è stata sequestrata dal Reparto operativo aereonavale della Guardia di Finanza di Napoli (Archivio Fotogramma)

Una tonnellata di molluschi non adatti al consumo scoperti in un deposito abusivo dalla Guardia di finanza. Tra questi, anche 10 chili di datteri di mare, la cui pesca è vietata

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Una tonnellata di frutti di mare "non idonei al consumo umano" e considerati pericolosi per la salute è stata trovata e sequestrata in un deposito di stoccaggio abusivo a Pozzuoli, in provincia di Napoli. L’operazione, messa a segno dai militari della Guardia di Finanza, ha portato alla denuncia dei responsabili dell’impianto, con diverse irregolarità riscontrate.

Mercato nero – Il valore della merce finita sotto sequestro è di circa 20mila euro. Secondo la ricostruzione operata dagli uomini del Reparto operativo aeronavale delle Fiamme Gialle, la destinazione dei prodotti era il mercato nero. Molto probabilmente, infatti, i gestori dell'impianto potevano contare sulla complicità di alcuni rivenditori della zona, pronti ad acquistare i prodotti ittici lontano dai canali ufficiali.  

I rischi per la salute – Nell’impianto abusivo di Pozzuoli, nel quartiere Monteruscello, sono state trovate ostriche, telline, noci bianche, fasolari, vongole, cannolicchi e 10 chili di datteri di mare. Questi ultimi sono molluschi la cui pesca e relativa raccolta è vietata in modo assoluto da una legge del 1988. I frutti di mare erano immersi in acqua non trattata con i dovuti procedimenti chimici e microbiologici, e quindi erano potenzialmente pericolosi per la salute. Dopo il sequestro, come riportato dalla stampa locale, i molluschi, ancora vivi, sono stati ributtati in mare al largo del Golfo di Napoli.

Il bilancio – Nei primi mesi del 2017, secondo quanto diffuso dalla Guardia di Finanza, sono finite sotto sequestro 58 tonnellate di prodotto ittico e 500 attrezzi usati per questo genere di pesca vietata. Complessivamente, fino ad ora, sono state denunciate ventuno persone all’autorità giudiziaria, mentre sono state formalizzate multe e verbali per UNA somma totale di 189mila euro. Le Fiamme Gialle, in una nota ufficiale, hanno sottolineato "la presenza costante, nelle acque costiere e nel territorio della Campania, di unità navali, aeree e terrestri del Reparto Operativo Aeronavale".