Il cambio nella notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo. Si dorme un'ora in meno ma si guadagna un'ora di luce
Si perde un'ora di sonno, ma si guadagnq un'ora di luce. Il passaggio dall'ora solare all'ora legale è avvenuto nella notte fra sabato 25 e domenica 26, con le lancette dell'orologio in avanti di 60 minuti.
Risparmio energia – Oltre a godere della luce del sole per più tempo, il passaggio all'ora legale consentirà per i prossimi sette mesi di risparmiare energia. L'idea non è nuova: già nel 1784 Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine, pubblicò una teoria in tal senso sul quotidiano francese “Journal de Paris”. L'inventore si poneva l'obiettivo di risparmiare sulla spesa in candele. Tuttavia l'idea non trovò seguitò perché accompagnata da proposte giudicate stravaganti, come quella di mettere un cannone in ogni via e sparare un colpo per svegliare gli abitanti. Oggigiorno il passaggio all'ora legale è invece considerato salvifico quantomeno per le nostre bollette. La Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha infatti stimato una riduzione del consumo di energia elettrica pari a circa 555 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie. Considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico circa 18,63 centesimi di euro al lordo delle imposte, la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2017 è pari a 104 milioni di euro.
Problemi per i bambini – Stando ai dati di Terna, dal 2004 al 2016 il minor consumo di elettricità in Italia portato dall'entrata dell'ora legale ha permesso un risparmio complessivo di circa 7 miliardi e 975 milioni di kilowattora. Un quantitativo enorme che equivale alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna. In termini economici il risparmio complessivo per le tasche dei contribuenti è ammontato a oltre un miliardo e 300 milioni di euro. Ma se ambiente e portafogli ringraziano, c'è chi potrebbe avere dei problemi dovuti alla variazione dell'ora: ai bambini, ad esempio, dormire un'ora in meno potrebbe arrecare malumore e irritabilità.