In una cascina di Front Canavese i carabinieri hanno trovato animali macellati, farmaci scaduti e attrezzi di provenienza sospetta. Denunciato un allevatore di 37 anni sorpreso anche a vendere ovini in nero
Usava la sua cascina di Front Canavese, nel Torinese, come mattatoio clandestino dove macellava e rivendeva animali in nero. È quanto hanno scoperto i carabinieri di Leinì nell'ambito delle indagini partite da una denuncia dell'Eital, Ente Italiano Tutela Animali e Legalità. Il proprietario della cascina, un allevatore di 37 anni, è stato denunciato per macellazione clandestina, violazioni igienico sanitarie, maltrattamento e uccisione di animali.
La vendita di ovini in nero e la macellazione clandestina - Nel corso della perquisizione i militari dell'Arma hanno scoperto un locale adibito alla macellazione di animali e hanno bloccato l'uomo intento a vendere ovini in nero a 130 euro l'uno. Nella cascina sono stati trovati anche diversi animali già macellati e attrezzi di provenienza sospetta. Mentre nel cortile, sono stati scoperti sacchi pieni di pelli di pecore e capre. Perquisito anche un furgoncino, su cui sono state individuate alcune carcasse di animali. Rimane ancora da chiarire, però, quale fosse la loro destinazione. I carabinieri hanno anche scoperto farmaci scaduti (15 confezioni), tra cui del cortisone, oltre che quintali di carne custoditi all’interno di molti freezer.
L'accusa di maltrattamento e uccisione di animali - Al termine delle operazioni, i militari hanno sequestrato l'intera struttura, le carcasse di animali, i farmaci e la carne congelata. Sul posto è intervenuto anche il Servizio veterinario dell'Asl.