L’ex sottosegretario all'Economia del Pdl era imputato per estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. Condannati anche i suoi fratelli: Giovanni, a nove anni e sei mesi, e Antonio, a cinque anni e quattro mesi
L’ex sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, del Pdl, è stato condannato a sette anni e sei mesi di carcere, in primo grado, al termine del cosiddetto processo “Carburanti” in cui era imputato per estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. A emettere la sentenza è stato il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Condannati anche i fratelli di Cosentino - Condannati anche i fratelli dell’ex sottosegretario, Giovanni e Antonio. Le pene, per loro, sono rispettivamente di nove anni e sei mesi e cinque anni e quattro mesi. Prescritto, invece, il reato contestato all’ex prefetto di Caserta ed ex deputata Pdl, Maria Elena Stasi.
Le vicende dell'Aversana Petroli - L’oggetto del processo era l’Aversana Petroli, l’azienda di carburanti della famiglia Cosentino, amministrata in passato da Giovanni e oggi sottoposta a sequestro. Secondo l’accusa, l’azienda sarebbe stata avvantaggiata illecitamente ai danni della società di un altro imprenditore, Luigi Gallo. Nel corso della requisitoria, lo scorso 1 marzo, i pm della Dda avevano chiesto 12 anni di carcere per Nicola Cosentino, 16 anni e sei mesi per Antonio e quattro anni per Maria Elena Stasi.