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Spari San Severo, Gabrielli: "Fatto grave, forse un solo responsabile"

Cronaca

"Qui per futili motivi si arriva al colpo di pistola. Liti condominiali sono state regolate a suon di bombe”, ha detto il questore di Foggia Piernicola Silvis. Il capo della Polizia, in relazione agli spari dell’altra notte, parla di una persona che avrebbe agito da sola

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"Non abbiamo emergenze particolari in questi giorni: l'emergenza qui c'è da anni, purtroppo". Commenta così Piernicola Silvis, questore di Foggia, l’episodio della notte tra sabato e domenica quando alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati a San Severo contro due automezzi della polizia del Reparto Prevenzione Crimine, inviata in città dopo numerosi episodi di criminalità e per seguire lo sgombero dei migranti dal Gran Ghetto dopo la morte, in un incendio, di due cittadini del Mali. "La situazione nel territorio di San Severo - ribadisce il questore - non è peggiorata rispetto a quello che già accadeva”. E ha aggiunto: “Nel Foggiano la malavita ammazza. La gente vive ogni giorno nella paura".

 

Le indagini - Secondo il capo della Polizia Franco Gabrielli, riguardo gli spari della notte tra sabato e domenica, “sembra che si tratti di una persona che ha agito da sola”, anche se comunque “il fatto è molto grave e il contesto della provincia di Foggia è molto critico e l'organico è sottostimato” e c’è quindi “particolare attenzione anche da parte del Governo”. Il questore dice che sul territorio saranno inviate altre pattuglie, oltre ai 90 uomini già arrivati e ripartiti dopo aver seguito le operazioni di sgombero della baraccopoli: "Sono in corso le indagini - aggiunge il questore - e stiamo valutando se l'episodio dell'altra notte è legato allo sgombero del Ghetto, e quindi ad un'azione decisa dai caporali che si sono visti sottrarre manodopera da utilizzare nelle campagne, o se sia un atto intimidatorio che fa seguito ai servizi che stiamo facendo sul territorio". 

 

Le zone a rischio - Secondo Silvis nel Foggiano le zone sensibili sono cinque: "Oltre a San Severo e alla situazione delicata per l'immigrazione al ghetto smantellato di Rignano, c'è Cerignola, dove i clan sono specializzati negli assalti ai blindati in tutta Italia. C'è Foggia, dove c'è una guerra di mafia da un anno e mezzo e dove la Società foggiana si sta espandendo verso i clan di San Severo e del Gargano, poi c'è Vieste, dove si spartiscono le estorsioni con omicidi e faide".

 

“Qui si spara anche per banali litigi” - "Qui per futili motivi si arriva a sparare e quello che è accaduto l'altra notte va inquadrato anche in questa realtà che non è peggiorata sicuramente rispetto agli anni passati - spiega Silvis - San Severo è come Foggia, sono città vicine e si somigliano: c'è la criminalità organizzata ma anche quella comune, balordi che per sbarcare il lunario fanno furti e rapine. Si arriva facilmente al colpo di pistola, anche per banalissimi litigi. Addirittura liti condominiali sono state regolate a suon di bombe".