A carico dell'imprenditore campano è stato disposto un sequestro patrimoniale per 100mila euro. Nell'ambito della stessa indagine sono indagati l'ex sottosegretario Lotti e il padre di Matteo Renzi, Tiziano
L'imprenditore campano Alfredo Romeo è stato arrestato questa mattina dai carabinieri e dalla guardia di Finanza in relazione ad un episodio di corruzione nell' ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip, la centrale acquisti della Pubblica amministrazione.
Il gip: "Lotta imprenditoriale a suon di tangenti" - Nell'ordinanza di custodia cautelare il Gip di Roma Gaspare Sturzo descrive una lotta imprenditoriale per aggiudicarsi gli appalti che, a detta degli stessi indagati, "sembra essere gestita a suon di tangenti" o attraverso la "ricerca di appoggi all'interno dell'alta politica". Dalle indagini, dice il Gip, è emerso un "gravissimo quadro di possibile infiltrazione criminale in Consip, almeno quanto ad alcune gare" tra cui la Fm4, il facility management del valore di 2,7 miliardi. "La forza corruttiva di Romeo - scrive ancora il gip - è ampliata dalla sua conclamata 'rete' di conoscenze istituzionali 'ad altissimo livello', conoscenze che, all'evidenza, utilizza in modo spregiudicato per orientare a suo vantaggio l'agire della pubblica amministrazione".
Sequestro per 100mila euro - Nei confronti di Romeo il gip del tribunale di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e ha disposto il sequestro patrimoniale di 100 mila euro che, per gli investigatori, sarebbe il provento della corruzione dell'ex dirigente Consip Marco Gasparri, anche lui indagato, a piede libero, per corruzione.
Disposte anche perquisizioni nei confronti dell'ex parlamentare di An e del Pdl Italo Bocchino e di Carlo Russo, imprenditore farmaceutico di Scandicci, amico di Tiziano Renzi, entrambi indagati per traffico di influenze.
Indagine nata a Napoli - Dagli accertamenti svolti dai magistrati sarebbe emerso un presunto sistema di tangenti in riferimento sia all'appalto nell'ospedale Cardarelli che per altri lavori pubblici a Napoli. Gli sviluppi più importanti dell'indagine sono collegati alle intercettazioni telefoniche ed ambientali ed altre attività, come sequestri e perquisizioni che hanno portato all'apertura del filone sugli appalti della Consip, la centrale di spesa della pubblica amministrazione.
Indagati anche Lotti e Tiziano Renzi - Così il filone dell'indagine nata a Napoli (dove l'imprenditore napoletano è indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso) è approdata a Roma per competenza. In questa tranche romana, risultano indagati l'allora sottosegretario Luca Lotti, il generale dell'Arma Tullio Del Sette e il padre dell'ex premier, Matteo Renzi, Tiziano, accusato di traffico di influenze. Il reato di traffico di influenza è stato introdotto nel codice penale nel 2012. Mira a colpire anche il mediatore di un accordo corruttivo, al fine di prevenire la corruzione stessa.
Consip, appalto da 2,7 miliardi per servizi a P.A.
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