In provincia di Benevento, il primo cittadino dice no a nuovi arrivi di profughi. Mastella: "Inaccettabile il metodo con cui è stata revocata l'assegnazione"
"Ha fatto bene il nostro sindaco". E ancora, "Non siamo razzisti ma ad ogni cosa c'è un limite": sono questi i commenti più diffusi nei bar di Vitulano, in provincia di Benevento, dove il sindaco "per far rispettare le regole allo Stato" con una ordinanza aveva chiuso (e poi riaperto) l'unica strada di accesso alla struttura agrituristica dove erano stati destinati una quarantina di immigrati da parte della Prefettura di Benevento.
I cittadini: non siamo razzisti - "Sarebbero stati troppi - dice il gestore di uno dei bar del paese - per una piccola comunità come la nostra". Un gruppetto di anziani, seduto al sole sulla panchina davanti la chiesetta, si "sente ora più sicuro". "Anche noi - racconta poi l'ottantenne Raimondo M., emigrato prima in Argentina e poi negli Stati Uniti negli anni Cinquanta - siamo stati emigranti. Ma non ci hanno reso la vita facile. Abbiamo lavorato una vita, ma siamo stati sempre rispettosi delle regole dei Paesi che ci hanno ospitato, distinguendoci per capacità e per correttezza".
Ancora due profughi in agriturismo – "A Vitulano restano dunque solo i 30 immigrati che dal 2013 sono ospitati nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati" annuncia il sindaco che però riferisce che nell’agriturismo che doveva essere chiuso dalla prefettura sono ospitati ancora due profughi. “Ho chiesto spiegazioni” fa sapere Scarinzi.
Polemica con Mastella – Il caso Vitulano continua intanto ad alimentare il dibattito e la polemica. Contro la decisione del sindaco si è infatti schierato il sindaco di Benevento Clemente Mastella che invita a "un'equa distribuzione" dei migranti richiedenti asilo sul territorio provinciale. "E' inaccettabile il metodo con cui è stata revocata l'assegnazione di 34 migranti nella struttura di accoglienza del Comune di Vitulano a seguito delle rimostranze del sindaco Raffaele Scarinzi, peraltro messe in atto con modalità che rasentano inammissibili 'vie di fatto’”, scrive al prefetto Paola Galeone.
“Sul nostro territorio – aggiunge - sono ospitati oltre 400 migranti, di cui 60 nel sistema Sprar, numero notevolmente superiore al rapporto di 2,5 per 1000 abitanti sancito dall'accordo Anci-Ministero, alla stregua del quale il Comune di Benevento dovrebbe farsi carico di 162 migranti”. La situazione “rischia di diventare esplosiva. Per questo bisogna intervenire con urgenza".
Migranti, l'Italia che non accoglie: i casi simili a Vitulano
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