Falsa invalida truffa l’Inps grazie al medico, arrestati entrambi
CronacaAd Avezzano (L’Aquila), il professionista si accordava con la paziente sulla parte da recitare davanti alla commissione dell'Asl
Falsa invalida al 100%, truffava l’Inps grazie alla complicità di un medico che la aiutava nella messinscena. La truffa è stata scoperta dai Carabinieri del Nucleo radiomobile di Avezzano, che hanno eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari per R.F., medico 57enne di Pescina (L’Aquila).
Stesso provvedimento è stato emesso dal gip della città abruzzese, Francesca Proietti, anche nei confronti della 44enne S.S. di Ortucchio, altro paesino dell'aquilano. L'accusa per entrambi è di truffa aggravata allo Stato.
Le indagini - La donna, ufficialmente, era costretta su una sedia a rotelle, incapace di parlare e di muovere un braccio. Tutto questo, però, solo davanti alla commissione medico-legale: in realtà le sue condizioni di salute erano tutt’altro che compromesse. I carabinieri hanno appurato infatti attraverso un’attività di pedinamento che la 44enne poteva non solo parlare e camminare, ma anche guidare la propria auto e salire le scale.
Il medico attore – Gli investigatori sono dunque arrivati a scoprire in che modo la falsa invalida riuscisse a superare i controlli medici della Commissione medico sanitaria composta da funzionari dell’Asl e dell’Inps. La donna agiva con la collaborazione del proprio medico, che, consapevole del suo quadro clinico, la supportava nella truffa. I carabinieri hanno così scoperto che la carrozzella utilizzata per la sceneggiata dalla donna veniva spinta proprio dal medico di base. Questi la faceva accomodare cominciando a comunicare a gesti, la presentava alla Commissione come visibilmente disabile per poi risalutarla, a debita distanza, nuovamente sulle sue gambe.
I consigli del dottore – L’inchiesta ha accertato che lo stesso medico era in generale molto disponibile nel distribuire consigli ai pazienti su come comportarsi di fronte alle commissioni mediche, e particolarmente generoso nel dispensare certificati per l'esenzione dal lavoro. “Dobbiamo scendere in campo forti. Tu devi stare male e io invece devo dire che stai proprio male”, si raccomandava il professionista. Sono in corso accertamenti per verificare la presenza di eventuali compensi extra al dottore per questa particolare disponibilità.