Strage Viareggio, parenti vittime: sentenza riconosce falle sicurezza

In aula c’era anche l'allora sindaco di Viareggio, Luca Lunardini che ha trovato “un po’ di conforto” nella sentenza. “La decisione dei giudici dimostra quello che abbiamo sempre sostenuto. Non è stato un evento naturale ma provocato dall'uomo”, ha detto commosso -

“Chi ha sbagliato è giusto che paghi, ed è giusto che ci siano delle responsabilità”, ha ribadito il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha ricordato anche come è importante che ora non si arrivi alla prescrizione -

Alla lettura della sentenza erano presenti anche i membri dell’associazione “Il mondo che vorrei” che riunisce i famigliari delle vittime del disastro di Viareggio. "Un punto solo possiamo dire già ora: c'è una condanna e quindi c'è un sistema della sicurezza che non funziona", ha commentato a caldo Marco Piagentini, presidente dell'associazione -

All’ingresso in aula dei parenti delle vittime, è iniziato un lungo applauso -

I due responsabili dell’associazione “Il mondo che vorrei”, Marco Piagentini (nella foto) e Daniela Rombi, hanno però scelto di non rilasciare dichiarazioni fino a domani mattina alle 11 -

“È stata una lettura troppo veloce”, hanno detto i responsabili di “Il mondo che vorrei” e per questo, prima di parlare con la stampa, si riuniranno con i loro legali -

“La sete di giustizia e di verità dei famigliari delle vittime e di un’intera città ha trovato una prima risposta”, ha commentato il senatore del Pd Andrea Marcucci che ha anche sottolineato come il caso di Viareggio sia l’esempio del bisogno di un sistema di giustizia più veloce in Italia -

Vicinanza alle vittime e ai loro parenti è stata espressa anche dal presidente del Consiglio della Toscana, Eugenio Giani che ha detto: “Indubbiamente c’è un quadro accusatorio che è emerso in tutta la sua prorompenza” -

Il legale di Antonio Moretti, invece, che ha definito come “scandaloso l’esito del processo” dove ha rilevato “il frutto del populismo che trasuda dalla sentenza” -