L'uomo, di 38 anni, è sopravvissuto perché al momento della valanga si trovava all'esterno dell'edificio. Dopo essere stato travolto dalla neve, si è rifugiato in macchina, da dove ha dato il primo allarme
Mentre i soccorritori continuano a scavare fra le macerie dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga dopo il sisma del 18 gennaio, un superstite è stato ricoverato a Pescara (IL LIVEBLOG). Si tratta di Giampiero Parete, di 38 anni, che quando la neve si è abbattuta sull’albergo era uscito per andare a prendere a prendere una compressa per la moglie. L’uomo è arrivato in ospedale in ipotermia, ma il suo quadro clinico non è preoccupante. Sotto le macerie rimangono sua moglie e i suoi due figli.
L'arrivo della valanga - “È arrivata la valanga”, ha raccontato l’uomo, “sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso li l’arrivo dei soccorsi”. Subito dopo l’accaduto, il trentottenne ha dato l’allarme. Ora, assistito dal personale ospedaliero e dagli psicologi, aspetta notizie sulla sua famiglia rimasta intrappolato nell’hotel.
Un altro superstite e la prima vittima - Insieme a Giampiero Parete c’è anche un altro sopravvissuto che risponderebbe al nome di Fabio Salzetta. Intanto, le operazioni di soccorso nella zona continuano, e sono stati estratti i corpi di due vittime. I soccorritori dicono che ci sono "molti morti" e dall'interno della struttura non stanno ricevendo risposte (LE IMMAGINI).