In Evidenza
Altre sezioni
altro

Terremoto, messa in sicurezza la facciata della Basilica di Norcia

Cronaca
I lavori di messa in sicurezza della Basilica di Norcia (Ansa)

Sono stati completati i lavori delle “gabbie" che serviranno a garantire la stabilità di ciò che resta dell’edificio simbolo del sisma dello scorso 30 ottobre. LO SPECIALETUTTI I VIDEO

Condividi:

La facciata della Basilica di San Benedetto di Norcia è in sicurezza. Dopo il posizionamento della grande "gabbia" in tubi innocenti, alta 18 metri per 22 tonnellate di peso, davanti a quella che è ormai una "vela", diventata simbolo della distruzione causata dal terremoto dell'ottobre scorso, è stato completato anche l'ancoraggio della seconda e più piccola "gabbia". E' stata posizionata in quello che era l'interno della chiesa ormai quasi totalmente crollata e agganciata alla struttura anteriore. Così da avvolgere e stabilizzare completamente la facciata che, assieme all'abside, è tutto ciò che è rimasto della Basilica. (LO SPECIALE)

 

Il progetto è stato curato e diretto da Claudio Modena, ingegnere dell'Università di Padova e condiviso dal Nucleo interventi speciali dei vigili del fuoco. E' stato eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio dell'Umbria con il finanziamento del Ministero dei beni e delle attività culturali. (TUTTI I VIDEO)

 

La seconda fase dei lavori - Le due "gabbie" oltre a preservare la facciata da ulteriori crolli, permetteranno di avviare anche la seconda fase dei lavori, propedeutica alla successiva ricostruzione della basilica. Ora si potranno recuperare in sicurezza le opere rimaste sotto le macerie e i materiali crollati che potranno essere utilizzati per il rifacimento della "casa" del santo patrono d'Europa. (IL SALVATAGGIO DELLE SUORE DI NORCIA)

 

Fino a oggi i vigili del fuoco erano stati impossibilitati ad addentrarsi tra i resti della chiesa: troppo grande il pericolo di nuovi crolli e così si erano dovuti "limitare" alla copertura delle macerie stesse con dei grandi teli neri, così da evitare pericolose infiltrazioni d'acqua che avrebbero potuto compromettere ulteriormente il patrimonio storico e artistico che si trova ancora sepolto tra pietre, calcinacci e travi. 

 

La ricostruzione - Già si pensa alla ricostruzione. In tal senso è arrivata la promessa del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker che, in una lettera alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha ribadito nelle scorse settimane "l'impegno a sostenere la ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia", che spera "possa essere completata il più rapidamente possibile". 

 

Il presidente, rivolgendosi alla governatrice, aveva anche scritto che "i servizi della Commissione europea hanno già preso contatto con le autorità italiane per discutere le misure che potranno essere finanziate attraverso il Fondo di solidarietà e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale". Intanto il sindaco Nicola Alemanno, ha invitato Juncker a visitare la città di San Benedetto, così da vedere da vicino le ferite inferte dal terremoto.