Indignati, dopo gli scontri si cercano i teppisti

Cronaca
Alcuni teppisti a Roma durante la manifestazione degli indiganti

Venti fermi, dodici arrestati: vengono da Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi, Napoli. A Roma danni per più di 2 milioni di euro. La Digos visiona i filmati per risalire all'identità di chi ha messo a ferro e fuoco la città. VIDEO

CRONACA DELLA GUERRIGLIA
VIDEO RACCONTO DALLA PIAZZA

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COMMENTI - Napolitano: "Inammissibili violenze" - Alemanno: "Il peggio di tutta Europa" - Draghi: Gli indignati hanno ragione. Peccato per gli scontri - Gli indignados: "Lontani dalla violenza" - Maroni: "Grazie alle forze dell'ordine non c'è scappato il morto"

(in fondo all'articolo i video sulle manifestazioni del 15 ottobre)

Venti persone fermate dalla Digos. Di queste, dodici sono in stato di arresto; vengono da Bari, Trento, Catania, Siracusa, Brindisi e Napoli. E' questo il primo bilancio della guerriglia andata in scena sabato 15 ottobre a Roma in occasione della manifestazione internazionale degli Indignati.
Vetrine in frantumi, auto incendiate, banche assaltate (foto - video). "La stima dei danni è di poco inferiore al milione di euro" dice il sindaco Gianni Alemanno. Una cifra che, se si contano i danni dei privati, arriva a 2,6 milioni di euro. E il presidente della Confcommercio romana Giuseppe Roscioli aggiunge: "E' stata messa in atto una vera devastazione".

Identificare i violenti - Intanto, mentre la città inizia a fare la conta dei danni subiti, gli investigatori continuano ad analizzare le immagini registrate dalle telecamere per individuare i responsabili dei disordini. Sono tanti, inoltre, i video amatoriali realizzati dai cittadini che hanno partecipato al corteo, mandati spontaneamente alla Digos per aiutare le indagini.

2,6 milioni di euro tra danni a beni pubblici e privati - Ingente, il bilancio dei danni: negozi saccheggiati, vetrine infrante, turisti incastrati negli alberghi con i teppisti fuori. Ma questo conto, al momento di 2,6 mln di euro tra danni a beni pubblici e privati, è ancora approssimativo, perché vanno aggiunti anche i danni subiti dai singoli cittadini romani: dalle auto incendiate ai danneggiamenti ai palazzi. "Roma si costituirà ancora una volta parte civile per i danneggiamenti, non solo per i danni materiali ma per quelli morali", ha assicurato Alemanno, che ha promesso: "Chiederò al governo un aiuto per poter risarcire chi ha subito danni ai propri beni privati. Nessuno verrà abbandonato, saremo al fianco di tutti".

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